Ecumene

Martedì, 13 Luglio 2004 22:21

L'importanza del dialogo interreligioso

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L’istituto di scienza e teologia delle religioni (ISTR) di Marsiglia, ha deciso di celebrare il decimo anniversario della sua fondazione a Marsiglia, con inizio dei lavori, proprio l’11 settembre 2002. In un’intervista rilasciata a Déjane Kareh Tager, il direttore dell’istituto, Jean-Marc Aveline, spiega le ragioni di questa scelta precisando che l’argomento dell’incontro verterà sul dialogo interreligioso, inteso, non solamente da un punto di vista teologico, ma secondo un criterio di interdisciplinareità; l’incontro infatti rientra nel programma organizzato dalla federazione internazionale delle università cattoliche(Fiuc)

 Questo incontro avrebbe dovuto aver luogo a Beyrouth, ma gli avvenimenti internazionali hanno fatto sì che la scelta cadesse su Marsiglia. L’ISTR, ha colto l’occasione di questo colloquio, per celebrare il suo decimo anniversario.

La data dell’11 settembre, scelta come apertura del colloquio ha avuto un valore simbolico, per dare occasione a molte domande: Dopo un anno dagli attentati, a che punto siamo? Come poter costruire la pace sulle basi della giustizia e del rispetto per l’umanità? Le religioni, possono svolgere un ruolo in questa ricerca? A queste domande si è cercato di dare una risposta chiara, e aperta a vari possibilità.

Quando ci si trova ad agire in campo interculturale o interreligioso, alla base del dialogo troviamo la mediazione, termine che evoca l’aspetto concreto di ogni incontro interpersonale, ma anche gli aspetti istituzionali, sociali, giuridici e politici.

Dopo gli attentati dell’11 settembre, si sarebbe potuto temere una reazione negativa nei confronti delle religioni ma nella realtà, è successo esattamente il contrario. Si assiste infatti all’aumentare dell’interesse nei confronti del fatto religioso, e dell’importanza del dialogo interreligioso sulla politica. Le richieste di formazione presso l’ISTR, si sono moltiplicate , così come sono aumentate le candidature per la partecipazione ad altre iniziative o corsi.

Il mondo cattolico universitario, la Fiuc particolarmente, considera l’incontro delle religioni, un fattore essenziale e si preoccupa di evitare di limitare il discorso interreligioso, ai soli aspetti teologici anche se la formazione teologica e pastorale, viene considerata più importante che mai.

L’intervistato fa notare che, in base alla sua esperienza maturata in numerose diocesi francesi ed estere, vi è un notevole scarto tra il forte impegno ufficiale della Chiesa e la coscienza comune del popolo cristiano. Alcuni ignorano tutto, circa la posizione della Chiesa cattolica in favore del dialogo interreligioso; altri ne sono informati, ma sono dubbiosi e pongono domande che non debbono essere eluse. Occorrono risposte pedagogicamente corrette e una formazione continua.

L’’ISTR nei suoi progetti, continuerà questo lavoro di formazione, tenendo conto dei problemi posti dall’incontro delle religioni , lottando per combattere l’indifferenza e sollecitando la riflessione sull’identità cristiana approfondendo i suoi rapporti con la modernità secolarizzata e con le religioni. Ma il progetto principale è quello di sviluppare i rapporti con l’altra riva del Mediterraneo: Beyrouth, Algeri, Tunisi, Il Cairo, Rabat e anche Tripoli.

(Traduzione e adattamento a cura di M. Grazia Hamerl da Actualité n°41)

Letto 2837 volte Ultima modifica il Mercoledì, 08 Dicembre 2010 20:12
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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