Spiritualità Marista
di Padre Franco Gioannetti
Quarta parte
Parliamo qui concretamente di un determinato valore dell’esistenza che deve caratterizzare la forma di vita dei maristi.
Un loro modo caratteristico e proprio di imitare la santità inesauribile del Signore Gesù.
Infatti secondo la grazia data a ciascuno si manifesta la santità di Cristo nell’edificazione del Corpo di Lui.
"Ignoti e come nascosti" inviano perciò la nostra vita, la nostra spiritualità all’ideale di "vita nascosta" che si ricollega con lo stato di abbassamento (Kenosis) di Gesù nella sua Incarnazione e nella sua vita di Nazareth. Secondo il p. Colin chi accetta la spiritualità marista deve vivere in funzione di Cristo, il cui "abbassamento" si è manifestato a Betlemme, a Nazareth, al Calvario.
Come Gesù si è "abbassato", prendendo forma di servo, così chi aderisce alla spiritualità marista deve rinunciare a qualsiasi potere, ad ogni forma di autoritarismo, ad ogni forma di autosufficienza per darsi a Gesù. Questi sarà la vita del cristiano, del marista, a condizione che questo si spogli di tutto ciò che non è Gesù per "rivestirsi" di Lui e per lasciar agire Lui.
La vita "ignota e come nascosta" del cristiano-marista, che si spoglia di tutto per darsi a Gesù, è dunque il modo di imitare, nell’interiorità e nello stile di vita, le disposizioni di Cristo nei suoi "anni oscuri", nozione descritta da Paolo, quando dice nella lettera ai Colossesi "La vostra vita è nascosta con Cristo in Dio".