Da più di venti anni esiste un dialogo strutturato tra i vescovi tedeschi e gli accademici delle diverse branche della teologia. Ha continuato ad andare avanti ed è stato produttivo per entrambe le parti.
Il memorandum riassume in sostanza idee spesso già dibattute. In questo senso non rappresenta nulla di più che un primo passo. Su una serie di questioni, il memorandum è in contraddizione con convinzioni teologiche e definizioni della Chiesa di carattere altamente vincolante. Tali temi richiedono urgentemente una ulteriore chiarificazione. È necessario, infatti, qualcosa di più di un semplice venire incontro da parte dei vescovi, per affrontare le sfide davvero difficili della Chiesa in Germania.
La Chiesa in Germania ricerca con rinnovata vitalità la direzione verso cui orientare oggi il suo cammino di pellegrinaggio. Errori e fallimenti del passato, così come deficit ed esigenze di riforma del presente devono essere discussi e riconosciuti. Non bisogna eludere questi temi ingombranti. La paura, in effetti, non è una buona consigliera. Nel dialogo non devono mancare visioni e prospettive accademiche e acutezza intellettuale, che costituiscono una prerogativa peculiare della teologia accademica. La prossima assemblea generale della Conferenza episcopale tedesca ha intenzione, da parte sua, di riflettere su proposte che si spera possano essere stimolanti e capaci di produrre dei passi in avanti.