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Domenica, 22 Agosto 2004 14:34

Ode alla vita (Pablo Neruda)

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La vita non deve appiattirsi nel conformismo e nella rassegnazione, ma restare aperta al cambiamento e all'imprevisto...

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi chi non cambia la marca,
chi non rischia e non cambia colore dei vestiti,
chi non parli a chi non conosce.Lentamente muore chi evita una passione, chi preferisce
il nero sul bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di
emozioni proprio quelle che fanno brillare gli occhi
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice
sul lavoro, chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi ricordando sempre che essere
vivi richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

 


 

Profilo biografico: Pablo Neruda (pseudonimo di Neftali Ricardo Reyes, 1904-1973), poeta cileno, fra i maggiori della letteratura sudamericana. Il suo impegno politico ha trovato spesso espressione nella sua poesia. Inizialmente la sua poesia ha affrontato tematiche legate alla fragilità della vita, al caos dell'esistenza e al dolore (Residenza in terra, 1933). A seguito della sua partecipazione alla guerra civile spagnola, si è verificato in lui un cambiamento che lo ha portato alla militanza politica tra le file comuniste e ad una poesia che rifletteva questa sua nuova condizione (Terza residenza, 1947; Canto generale, 1950). Nel 1972 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. E' morto nelle settimane successive al colpo di stato attuato dal generale Pinochet (Incitamento al nixonicidio, 1973).
La sua poesia si caratterizza per la ricchezza delle immagini, per il tono sostenuto e per una certa "violenza" espressiva.

Su Pablo Neruda in Wikipedia: Pablo Neruda.

Il testo che presentiamo: tratta dalla sua opera principale (Canto generale) in questa poesia propone uno stile di vita alternativo; una vita che non deve appiattirsi nel conformismo e nella rassegnazione, ma restare aperta al cambiamento e all'imprevisto.

 

Letto 19235 volte Ultima modifica il Lunedì, 02 Febbraio 2015 11:30
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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