Un discepolo chiese: «Maestro, parlatemi di Dio».
«Volentieri» rispose il maestro, «presta la tua attenzione».
Ed il maestro rimase in silenzio a lungo. Il discepolo sedette tranquillo accanto a lui. Ma sopraggiunse la sera con l’oscurità. Ombre inquietanti iniziarono a danzare nella buia stanza. Ed il discepolo, ad un tratto, gridò: «Maestro, ho paura!».
Il maestro sorrise: «Che sciocco che sei! Volevi che ti parlassi di Dio ed alle prime ombre della notte sei stato preso dal panico. Impara ad abitare il silenzio e la notte ed inizierai a conoscere Dio».
Faustino Ferrrari
(pubblicato in Faustino Ferrari, Viandanti di sogni e d'infinito, Cantalupa, Effatà, 2013)