C’è chi vi osanna il regno dell’eterna libertà e chi ne paventa diaboliche schiavitù. Ma nessuno di noi può o deve dimenticare il peccato originale di internet - moderno scudo forgiato dalla scienza per Ares.
Naviganti nello spazio virtuale, al pari degli antichi, non possiamo considerarci indenni dall’ubris. E mentre Odisseo era alla mercé di un destino avverso, noi stiamo forse costruendo un immenso gioco che potrebbe frantumarci in una rinnovata dispersione babelica.
Fausto Ferrari