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Venerdì, 18 Giugno 2004 14:06

Teologia degli Atti - Storia dell’interpretazione

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Gli Atti degli Apostoli e il loro valore storico


Teologia degli Atti


L’approfondiremo nel prossimo capitolo. In sintesi estrema: scopo di At è dimostrare la tesi dell’apertura universalistica della salvezza, secondo il messaggio di Paolo: "non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso [Gesù] è il Signore di tutti" (Rm 10,12). Dunque la storia della salvezza iniziatasi con le promesse fatte ad Abramo per il bene di tutta l’umanità si compiono in Gesù e si realizzano nella sua Chiesa, in piena continuità.


Storia dell’interpretazione



  • La Scuola di Tübingen del secolo XIX (F.C. BAUR): At sono un’opera di riconciliazione tra le tendenze opposte del cristianesimo delle origini: paolinismo (libertà dalla Torah, universalismo) e petrinismo (legalismo conservatore e giudaizzante) trovano un accordo irenico intorno alla metà del II secolo, di cui At sono la testimonianza. Dunque: valore storico nullo.


  • L’indagine storico-critica (von Harnack) inizia a lavorare sulle fonti di At, cercandone di giudaico-palestinesi per Pietro e di greco-romane per Paolo, legate soprattutto alle comunità di origine (Gerusalemme, Antiochia, Cesarea).


  • L’indagine redazionale (Dibelius) sottolinea l’intento teologico di Lc, svalutandone l’affidabilità della testimonianza storica, formulando l’ipotesi che Luca si sia servito come fonte di un diario di viaggio scritto da un compagno di Paolo. In ambito francese e inglese lo studio redazionale si dimostra assai più fiducioso nei confronti di Lc storico rispetto all’ambito tedesco, piuttosto scettico (con la lodevole eccezione di M. Hengel).
Letto 3070 volte Ultima modifica il Venerdì, 18 Giugno 2004 14:25

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