Così prendendo spunto da una lettera dell'arcivescovo Dionigi Tettamanzi («Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito», 2008) il decanato Venezia e più precisamente il gruppo di preghiera della parrocchia del Redentore (via da Palestrina, zona Loreto) ha avviato il nuovo«pronto soccorso». Sono quattro momenti di preghiera, (il primo c'è stato ieri) ogni primo mercoledì del mese fino a maggio, aperti anche alle parrocchie vicine. Per partecipare occorre mandare una mail ad Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. A guidare gli incontri un'equipe formata da due sacerdoti, uno dei quali è il parroco, don Natale Castelli, una coppia di sposi e tre «separati fedeli», uomini e donne che dopo il divorzio hanno deciso di non cercare una nuova unione. «Non avrei voluto la separazione -si confida una donna - il mio matrimonio si è rotto non per causa mia e voglio restare fedele al sacramento che coincide con la mia promessa».
L'esperienza di chi ci è già passato è sicuramente d'aiuto ai neo-separati «ma questi sono incontri di preghiera - ribadisce il parroco - Abbiamo fissato dei paletti - Non vanno poste domande che richiedano risposte precise, lasciamo spazio alla comunicazione nella fede. Significa che uno può anche raccontare la propria sofferenza o il proprio cammino (brevemente) ma questo è il luogo per le riflessioni, non per i dibattiti». Il cardinal Tettamanzi nel rincuorare i separati dice di sentire per loro «un affetto particolare come quello del genitore che guarda con più attenzione e premura il figlio che è in difficoltà. Nessuno è escluso dalla misericordia di Dio, nessuno è mai abbandonato da Dio ma solo sempre cercato e amato».
Le preghiere partiranno da letture del vangelo di Luca. La prima serata ha avuto come filo conduttore la parabola del buon Samaritano. Il 2 marzo si rifletterà sul fatto che anche Gesù pregava (Luca, 11), il 6 aprile si parlerà della pecorella smarrita, il 4 maggio del Padre misericordioso.
Gioia Locati
Il Giornale, 03/02/2011 Estratto da pag. 38 Milano