Bruno S. e Vetri O. , Famiglia Oggi n. 4/2010
Decisamente originale, il nuovo sussidio per la preparazione dei fidanzati al matrimonio, che Gilberto Gillini e Mariateresa Zattoni, storici collaboratori di Famiglia Oggi, hanno preparato in collaborazione con mons. Renzo Bonetti, ex-direttore dell'Ufficio Nazionale della pastorale familiare della Cei1. Si tratta di una valigetta in cartone resistente, caratterizzata da colori brillanti e immagini accattivanti, che contiene 47 fascicoli: 23 stampati in blu, per lui, e 23 in rosa, per lei; l'ultimo è riservato alla guida degli incontri.
Un corso ampiamente testato
Normalmente la proposta di un corso per fidanzati non prevede che, ancor prima della sua pubblicazione, sia stata testata. E invece questa lo è stata ampiamente nella parrocchia di Bovolone dove il parroco, mons. Renzo Bonetti, avvia il corso in oggetto quando verifica la presenza di un numero di coppie sufficientemente motivato a partire con un lavoro su sé stessi in un piccolo gruppo. Qui nasce subito una difficoltà: «Undici incontri il primo anno e undici incontri nel secondo non sono ... troppi?», potrebbe chiedersi qualcuno.
Anche se questa è l'articolazione data al corso e se, di fatto, gli autori hanno verificato che la durata è sostenibile per il reale coinvolgimento delle coppie, la ricchezza del materiale proposto può venire utilizzata in altro modo: vista la completezza di ciascun fascicolo (e quindi di ciascun incontro ) nulla vieta di scegliere quale di questi utilizzare per gli incontri che si vogliono programmare, così come nulla vieta di utilizzare il secondo gruppo di incontri per continuare il discorso di amicizia e formazione con le giovani coppie, dopo il matrimonio.
Questo corso pone tra le mani le modalità con le quali accompagnare i partecipanti (indipendentemente dalla loro vita sessuale attuale) a celebrare e a vivere il sacramento del Matrimonio, come dono che realizza in pienezza la bellezza dell'amore di coppia, attraverso il suo legame profondo con Gesù, Sposo della Chiesa. E, a tale cammino, non c'è mai fine! Gli autori vogliono guardare in faccia coloro che chiedono il sacramento del Matrimonio perché hanno fede nel loro amore: «Fate bene ad avere fede nel vostro amore perché là dove ci sono due che si amano e che vogliono amarsi per sempre, l'Amore di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo è con loro, tutta la creazione geme perché venga scoperto ancora una volta il progetto di Dio. L'amore tra l'uomo e la donna è la prima forma di incarnazione dell'amore di Dio »
Ai partecipanti si chiede solo: «Volete scoprire perché?», «Volete scoprirlo assieme a queste altre coppie che accettano di fare questo cammino con voi?».
Non fare di ogni erba un fascio
Questa ricerca può essere condotta solo restando un po' in disparte. Ma gli autori si chiedono: «Qual è lo scopo a cui si mira? Che i cosiddetti "fidanzati" stabiliscano un clima piacevole, lo stesso che, se raggiunto farebbe loro trascorrere meglio una vacanza in montagna o una gita con un gruppo di coppie? Che i fidanzati parlino del loro amore e della coppia che stanno costruendo, fino ad arrivare a mettere in pubblico le dinamiche erotiche che li coinvolgono? Fino al punto che quelli che tra loro sono conviventi possano dire con aria di superiorità: noi stiamo già vivendo la vita di coppia e quindi non abbiamo niente da imparare?». No di certo. Lo svolgimento sotto forma di gruppo di questo corso non vorrebbe essere un omaggio alle regole di socializzazione che sono di moda oggi. La socializzazione è senz'altro un aspetto positivo della vita personale e di coppia, ma le modalità e le forme di socializzazione non possono essere solo quelle standardizzate (e a volte molto povere e banali) che la nostra società impone o quelle che la coppia-guida, che ospita magari il gruppo a casa sua, ha sviluppato nella propria famiglia e tende a imporre. Insomma, nel gruppo di chi si prepara al matrimonio sacramento, il nutrimento non equivale a una bella tavolata insieme così come la socializzazione non equivale alla chiacchiera piacevole di chi sta in compagnia.
Il gruppo si struttura come un "gruppo di ricerca": ricerca su come l'amore che lega i membri del gruppo contenga in sé dei sentieri che portano sia a scoprire l'unico e fondamentale Amore che è quello di Dio, sia a scoprire come l'Amore di Dio, così come si è rivelato nel Vangelo, li conosca e conosca quali siano le condizioni in cui il loro amore può crescere. In altre parole, si potrebbe dire che ogni fascicolo intende aiutare i partecipanti a vagliare, alla luce della propria esperienza, come certe teorie spontanee sull'amore umano non "capiscano" come funziona il loro amore. Per poter andare a caccia, in un clima di autenticità, di miti e di leggende sull'amore nella nostra cultura, bisogna che gli accompagnatori sappiano stabilire un clima autentico di ricerca: quel tanto di verità che ciascuno si sentirà di mettere in comune della propria esperienza sarà quel pane e quel pesce che sazierà il gruppo.
Comincia qui l'uso di un libretto per ciascun membro della coppia. Un piccolo fascicolo di pochi fogli in cui viene presentato un tema: esso viene presentato nella sua mappa logica perché ciascuno lo possa tenere nel cuore; viene presentato sia nelle sue sfumature psicologiche sia in quelle spirituali e teologiche; ma soprattutto il tema sfocia in domande a cui ogni partecipante è chiamato a dare una sua risposta. L'incontro che nasce da queste risposte mette a tema la diversità reale di quella coppia e il clima di gruppo li invita a non spaventarsi, ma a prenderne atto e a vedere come dall'elaborazione di questa diversità nasce un cammino di crescita.
«Non ti amo perché surrettiziamente suppongo che tu pensi come me, ma ti amo perché comincio a scoprire la ricchezza della tua diversità!». Gli autori garantiscono che questo cammino avviene senza che ci sia bisogno di confessioni pubbliche o di intimismi esagerati. «Se il movimento nasce da Dio, che è interessato a coltivare la figliolanza e la sequela dei partecipanti, e se, d'altra parte, l'essere presenti dei partecipanti risponde a un misterioso piano di Dio che li ha radunati qui e ora, allora può avvenire il miracolo della Samaritana al pozzo. La sua gestione della sessualità non le ha certo impedito di mettersi in dialogo. La sua condizione di samaritana non le ha impedito di fare domande al giudeo Gesù e di meravigliarsi del tempo che le dedicava. Il suo desiderio autentico di capire l'ha anzi portata a interrogarlo ... Insomma anche la samaritana si apre al cammino verso Cana, là dove l'acqua del nostro desiderio sarà trasformata nel vino delle Nozze definitive».
Gli obiettivi più specifici
L'arco tematico del primo gruppo di fascicoli prende in considerazione come punti nodali la fenomenologia dell'innamoramento e la sua evoluzione: l'incontrarsi, l'evoluzione del desiderio, le modalità in cui si esprime il maschile e il femminile, la crescita nella fedeltà e nella tenerezza. Nel secondo anno l'arco diventa più pregnante e specifico, al punto che potrebbe anche diventare un percorso per le giovani coppie di sposi: il tempo del donarsi, il tempo del dialogo e del perdono, il tempo di pregare assieme, il tempo in cui il sacramento ci rende famiglia e ci prepara a una chiamata ecclesiale. Non per niente il distacco dalle famiglie d'origine è curato anche con un incontro con i futuri consuoceri.
La seconda parte di ogni fascicolo è lasciata a una eventuale lettura personale in quanto amplia il tema della prima parte. Essa mette, infatti, a tema: nei primi undici fascicoli, un passo del Cantico dei Cantici mentre, negli altri undici fascicoli, prende in esame alcune letture tratte dal nuovo Lezionario del Rito del Matrimonio.
Sinergia di contenuti.
L'obiettivo generale enunciato si rifrange e si rispecchia anche in altri obiettivi che sono veicolati dal clima che la coppia-guida e il sacerdote riescono a creare:
- ritrovare il senso della propria fede e il significato del viverla insieme;
- promuovere un dialogo profondo tra coloro che camminano verso le nozze/sacramento su tutti gli argomenti relativi al matrimonio, perché la coppia stessa colga sintonie e diversità e individui un percorso proprio di crescita;
- vivere concretamente una "esperienza di Chiesa" tra le coppie che compongono il gruppo, sperimentando la bellezza del condividere l'ascolto della Parola del Signore, della preghiera e della fede, sia personale sia di coppia. Tutte le coppie che hanno accompagnato il cammino dei fidanzati hanno sperimentato che non è solo il clima umano a migliorare la comprensione profonda del messaggio, ma anche il contrario: la crescita nella comprensione della "Buona Novella" in tema di sacramento del matrimonio fa simultaneamente crescere una grande familiarità all'interno del gruppo;
- preparare al rito del matrimonio divenendo sempre più consapevoli di ciò che accade nel rito e di ciò che la coppia è chiamata a vivere nella missione che ne deriva.
Simone Bruno e Orsola Vetri (redazione Famiglia Oggi)
Famiglia Oggi n. 4/2010
Nota 1: L'acqua e il vino: verso Cana. Corso a fascicoli per la preparazione al sacramento del matrimonio, Cantalupa (To) Effatà,2009.