Avvenire - genitori e figli -mensile di vita familiare, 31 ottobre 2010, pag 8.
Tempo libero o tempo vuoto?
«La logica del massimo profitto — ha aggiunto Antonelli - tende a gonfiare la produzione e i consumi a danno delle relazioni umane e dei valori spirituali». Così «il giorno festivo risulta compromesso dal lavoro non stop, oppure diventa il fine settimana dedicato all'evasione mediante i cosiddetti riti di massa in discoteca, allo stadio, al mare, o dedicato ai consumi mediante l'affollata frequentazione dei supermercati, le nuove cattedrali delle città-mercato». Non solo: «L'individuo (single) - ha proseguito il cardinale — è considerato più funzionale della famiglia alle esigenze dell'economia, in quanto è più disponibile alla mobilità, più disposto a dare tempo ed energie, più propenso ai consumi». Al contrario, la famiglia «è privatizzata e ridotta a luogo di affetti e di gratificazione individuale; non riceve adeguato sostegno culturale, giuridico, economico, politico; subisce il pesante condizionamento di complesse dinamiche disgregatrici, tra le quali hanno un'incidenza tutt'altro che trascurabile l'organizzazione del lavoro e lo scadimento della festa a "tempo libero"».
Per questo l'Incontro fissato a Milano sarà un'occasione di riflessione, oltre che — ha concluso il presidente del Pontificio Consiglio —, «un importante contributo alla difesa e promozione dell'umano autentico nel mondo di oggi, a cominciare da nuovi stili di vita familiare».