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Giovedì, 01 Luglio 2010 12:52

Le ragioni del matrimonio. Il “valore aggiunto” della famiglia

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DaneseA., Di Nicola G.P.,  - Le ragioni del matrimonio.  Il “valore aggiunto” della famiglia (Sintesi di Daniela Dogliani)

 ….La famiglia costituisce un investimento di fiducia nella società: essa si forma non tanto perché le persone cercano il modo di difendersi dalla società, quanto piuttosto perché sentono il desiderio di amarsi.

Istituzione e amore sono così in contrasto tra di loro? Due che si sposano implicitamente aderiscono a patti istituzionali, formano una istituzione nuova, che è appunto la famiglia…..

 

La famiglia, nei sondaggi, è l'ideale "forte" dei giovani. C'è desiderio di sposarsi, si dice "se trovo la persona giusta", e l'istituzione della quale i giovani si fidano di più è proprio la famiglia.

Allora perché nascono le consulte per la famiglia? E perché la famiglia è in via di estinzione? E perché impegnarsi per la famiglia è una scelta intelligente?

I dati dei censimenti sono scoraggianti. Ci si sposa per avere sicurezza, per mettere al mondo figli, per convenienza, perché così, prima o poi, fanno tutti. L’amore non è di certo al primo posto: per volersi bene basta la convivenza.

Anche il senso che viene dato al matrimonio rivela una bassa stima verso questo istituto.

Per contro è statisticamente dimostrato che laddove non c'è famiglia, aumentano le malattie psichiche, la pedofilia, la prostituzione, le violenze perché la famiglia rappresenta l'orientamento umano della sessualità canalizzandola nella vita di coppia. Quindi è un beneficio per la coppia, attraverso il matrimonio, dare continuità all'amore e alla sessualità.

Ritrovare l'unitarietà e la continuità del legame di coppia, suggellata dal matrimonio, è un bene che poi si riversa su tutta la società.

 

Investire sul matrimonio

Cosa possono fare i Comuni per sostenere la preparazione al matrimonio? Pensare di fare un cammino di preparazione anche per i matrimoni civili sarebbe una buona cosa su cui investire risorse: potrebbe aiutare a prevenire disagi e fallimenti sotto l'aspetto relazionale. Infatti, il matrimonio è un evento troppo importante per essere lasciato al caso, all'improvvisazione.

In Inghilterra è stato calcolato che il costo annuale dei danni causati dalle famiglie che si sfasciano è di 46 miliardi di euro. Da ricerche effettuate non solo in Italia emerge che i problemi di salute sono maggiori nelle persone divorziate rispetto alle persone sposate.

È’ stato verificato che i benefici del matrimonio sulle persone sono molteplici: guarigioni più facili, incidenza inferiore di suicidi, possibilità maggiore di recupero in caso di tumore, riduzione del rischio di alzheimer...

Per i figli che crescono in una famiglia ci sono degli evidenti benefici sul piano dell'identità.

Quindi tutto ciò che si fa per la prevenzione è un investimento.

Ma per parecchi l’investimento è un altro, intorno al divorzio si sta sviluppando una vera e propria industria come testimonia il primo salone del divorzio a Milano intitolato significativamente: “Ex. Punto e a capo”.

La famiglia per rifondare la società

Solidarietà e unità sono valori basilari della società. La famiglia costituisce un investimento di fiducia nella società: essa si forma non tanto perché le persone cercano il modo di difendersi dalla società, quanto piuttosto perché sentono il desiderio di amarsi.

Istituzione e amore sono così in contrasto tra di loro? Due che si sposano implicitamente aderiscono a patti istituzionali, formano una istituzione nuova, che è appunto la famiglia.

Le istituzioni sociali, in primo luogo il Comune, riconoscendo questo impegno dà un riconoscimento anche formale a questo nuovo soggetto.

Dunque lo Stato, anche attraverso i Comuni, dovrebbe rafforzare l'impegno e la tutela verso ogni nuova famiglia. La società tutta dovrebbe impegnarsi a riconoscere e a considerare la famiglia nella sua interezza e non solo considerarla come una somma di singoli individui.

La famiglia fa capitale sociale, è un propulsore economico, investe sul capitale umano che sono i figli.

La famiglia individua dei criteri di equità nella gestione del denaro, fa filtro rispetto al consumismo e ai richiami pubblicitari: si discute, ci si confronta….

La famiglia è il laboratorio delle differenze, perché insegna a volersi bene anche se si è diversi.

Lo stile famiglia fa tanto bene alla società, perché offre l'occasione di sperimentare continuamente la riconciliazione, il perdono: questi che sono tratti indispensabili per ogni società e sono speranza per il futuro, si imparano in famiglia.

È’ necessario allora diffondere a tutti i livelli, nella vita sociale, uno stile di famiglia, perché la mentalità corrente tende a favorire le divisioni. Sembra così semplice: hai litigato? Non c’è più il “calore” dei primi temi? Separati! Abbiamo visto che è questo è un ottimo affare (per gli altri) mentre per gli interessati questo è uno degli elementi che favorisce e predispone alla povertà, oltre a generare molte sofferenze.

 

La consulta famiglia

La consulta deve vivere la suo interno lo stile familiare, deve diventare un polmone che ascolta i bisogni e non un nuovo carrozzone.. La consulta deve formare gli operatori che stanno sul campo, sviluppare la creatività: banche del tempo, momenti ludici, zone di solidarietà orizzontale, aiuto per le nuove povertà che richiedono ascolto…

Per fare un esempio: come influire sui valori propagati dai mass media? Ci si mette insieme, più famiglie, si formano delle reti di famiglie… Il televisore, Internet e tutte le forme di collegamento con il mondo esterno di per sé sono cose positive, come gli altri elettrodomestici.

La discriminante è l'uso che se ne fa.

Più famiglie - insieme - possono farsi sentire e segnalare quando ci sono dei programmi che non rispettano gli accordi di Treviso, possono inviare lettere aperte, fare raccolte firme, far pubblicare articoli sui giornali, ecc.

Ecco perché è così importante mettersi insieme! E se si appartiene già ad una associazione?

Quale valore aggiunto porta la consulta?

Permette alle associazioni di andare oltre il loro “specifico”, per "lasciarsi fecondare” dalle altre associazioni.

DaneseA., Di Nicola G.P. (Sintesi di Daniela Dogliani)

Letto 6831 volte Ultima modifica il Lunedì, 26 Luglio 2010 15:01

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