Il tema dell’abuso psicologico nei confronti dei minori è assai tralasciato, anche perché spesso si affronta l’abuso soprattutto se ha un’evidenza fisica o di trascuratezza grave. Esiste un abuso assai più sottile, che potremmo chiamare affettivo, laddove ai bambini viene chiesto di assumere responsabilità che non gli competono (per esempio fare da genitori ai propri genitori)
Iperresponsabilizzare un bambino in modo persistente è un modo di privarlo della sua dimensione infantile e di usarlo per coprire l’immaturità di genitori o insegnanti incapaci loro stessi di porsi come educatori e guida nel percorso evolutivo dei minori. Non ascoltare la voce di un bambino è come privarlo della sua competenza relazionale e della sua capacità di guidare lui stesso i genitori nel soddisfacimento dei suoi bisogni primari.
Cosa può fare un’insegnante di scuola media per comprendere questa dimensione? Innanzitutto evitare di criticare i genitori nelle loro funzioni educative, e cercare di sostenere il bambino nei suoi bisogni di crescita e di riconoscimento delle sue parti competenti. Se i genitori e gli educatori riuscissero ad ascoltare la voce del bambino scoprirebbero un mondo sommerso al di sotto della superficie del mare.
Prof . Maurizio Andolfi