Internet e famiglia
BAMBINI ON LINE / LE PRECAUZIONI
CIRCOLAZIONE A "FILTRO" UNICO
Software e browser specifici, sistemi di selezione di siti e portali: ecco gli strumenti di "difesa" più comuni. Ma nessuno di essi è perfetto, e spesso per i genitori restano un enigma
di Marco Girardo
Filtri, browser dedicati, software da scovare, scaricare, impostare: per la tutela dei bambini durante la navigazione in Rete gli strumenti esistono, ma rischiano di rimanere un enigma per genitori non troppo avvezzi a "smanettare" sulla tastiera. Col risultato di ritrovarsi a circolare in una Rete sì protetta, ma bucata in partenza. Può tornar utile, quiq,di, fare un breve inventario dei meccanismi di difesa, ricordando anche che in alcuni casi ci sono degli inattesi "talloni d'Achille".
La prima invenzione in ordine di tempo è stata quella dei filtri. Si tratta di programmi informatici, sia gratuiti sia a pagamento, che si possono scaricare da alcuni siti Internet oppure comperare presso un rivenditore di software. Il loro scopo è quello di individuare siti che contengono materiale inadatto ai bambini e impedirne 1'apertura.
Le pagine in cui si può navigare in famiglia vengono selezionate in base a delle "etichette" presenti sui siti. Quasi tutti quelli per bambini sono "marchiati". Il sistema dei filtri presenta tuttavia due limiti: il criterio in base al quale vengono etichettate le pagine (ce ne sono diversi, alcuni non "comunicanti" fra loro) e la possibilità di aggirare facilmente il software: una volta escluso il programma si entra infatti in Rete senza protezione alcuna.
I parametri di selezione delle pagine da scartare possono riferirsi invece alle immagini o a certe parole che rivelano la presenza di materiale pornografico o violento: il guaio è che molti vocaboli posseggono più significati, alle volte totalmente differenti, e 1'esclusione di quello sconveniente decreta automaticamente anche quella di pagine potenzialmente navigabili. Con i filtri, insomma, il viaggio in Rete rischia di avere le ali tarpate. Un sistema più efficace è fornito dai browser appositamente studiati per una navigazione protetta. In questo caso ci si collega alla Rete attraverso un fornitore di collegamento che controlla alla fonte 1'accesso. In Italia ce ne sono diversi a pagamento, forniti dai principali Internet provider, e solo uno gratuito. Si chiama Davide (www.davide.it) ed è nato in una parrocchia. «L’esperienza ha funzionato - racconta il direttore generale di Cometa Comunicazione, Massimo Pintone - e ad oggi le famiglie che si collegano gratuitamente alla Rete sicura sono circa 20mila con un incremento mensile del 15%».
Davide ha un accordo di collaborazione tecnologica con Colt Telecom e riesce a sostenere i costi di un collegamento efficiente e gratuito per i privati facendo pagare invece un canone a scuole, biblioteche, imprese e istituzioni che hanno bisogno di un accesso limitato.
«L’accesso tramite browser ha un doppio meccanismo di filtraggio - spiega ancora Pintone -: il primo funziona come per i normali filtri selezionando le etichette. Il secondo è invece "manuale", o meglio "umano": discriminiamo personalmente, attraverso una rete di oltre 1 000 segnalatori accreditati, i siti adatti e inadatti ai bambini. E questo fu la differenza».
IL LIBRO/ CHI C'È IN CHAT?
Chattare" è nell'era della globalizzazione sinonimo di "conversare". La chat è uno spazio della Rete dedicato al dialogo attraverso le tastiere e i monitor del computer. Un ambiente nuovo, senza confini di sorta, frequentato prevalentemente da giovani. Anche se non interessano direttamente i bambini, quindi, le chat sono una parte integrante del mondo Internet ed è bene conoscerne vizi e virtù. Due psicologi, Wally Festini e Giovanni Martelli, le hanno esplorate a fondo, individuando temi ricorrenti, abitudini ormai consolidate, regole, comportamenti. «Chi c'è in chat?!» (Franco Angeli, pagine 144, 13 euro), racconta insomma "Tutto quello che vorreste sapere sulle chat e non avete mai osato chiedere", come recita il sottotitolo. Nel libro si trova una panoramica dell'esistente, dei tipi di chat e di tutti i loro possibili usi. Il discorso teorico è illustrato da dialoghi vivaci, che permettono di entrare in fretta nel vivo dell'argomento.
M.G.
WWW.DADE.IT, GIARDINETTO DI FAMIGLIA
Dall’esperienza di Davide.it è nato da qualche mese “Dade” (www.dade.it) , un portale-esperimento dedicato ai ragazzi fino agli undici anni. L’associazione Davide Onlus, con la collaborazione di esperti psicologi ed educatori, smentisce l’affidabilità del servizio pensato per la navigazione in famiglia, quella dei genitori con i bambini più piccoli. Il portale è un vero e proprio “giardinetto protetto” coltivato con precisi criteri educativi. Il motore di ricerca interno funziona infatti per grandi categorie di siti che sono selezionati e costantemente visitati dagli esperti. Per il momento ce ne sono 364, sistemati dentro al “motorino di ricerca”: digitando una qualsiasi parola compariranno solo pagine Web testate per i bambini. Oltre ai siti indicizzati, ci sono gli altri servizi di un classico portale, a partire dalla posta elettronica. La “tana multimediale”, nascosta dentro un tronco di una grande quercia, riserva invece giochi. Anche nel caso di Dade l’accesso per i privati è gratuito mentre quello per associazioni Onlus, scuole, parrocchie, o altro costa 130 euro all’anno.
M.G.