E.Osty,Introduction au prophète Osée, Bible de Jérusalem, Ed. du Cerf,1952,p.70
Una spiritualità del deserto,
nel cuore delle città
Deserti, silenzio, solitudini, non sono necessariamente dei luoghi, ma degli stati dello spirito e del cuore. Questi deserti possono essere trovate nel bel cuore delle città, e nel quotidiano dell’esistenza. Basta cercarli e prendere coscienza del bisogno che ne abbiamo. Saranno piccole solitudini, piccoli deserti, minuscole fontane di silenzio, ma per poco che siamo disposti a penetrarvi, l’esperienza che ci apporteranno potrà essere esaltante e santa quanto quella di tutti i deserti del mondo, anche di quello in cui si è ritirato Dio. Poiché è Dio che trasmette santità alla solitudine, ai deserti e ai silenzi.
Catherine De Hueck Doherty
Poustinia o il deserto nel cuore delle città
Ed.du Cerf,1980,pag.19.
La vera spiritualità
Quando si tratta di una cosa così importante e così intima, quale è il rapporto con Dio, bisogna scegliere il luogo che occupa e distrae meno i sensi(…). E bene scegliere un luogo solitario e al limite selvaggio, che permetta allo spirito di innalzarsi verso Dio direttamente, senza essere trattenuto e ostacolato dalle cose visibili. E vero che le cose visibili aiutano a volte lo spirito ad innalzarsi, ma a condizione di dimenticarli subito, per rivolgersi solo a Dio. Ed è così che il nostro Salvatore, volendo servirci da modello, sceglieva di solito, per pregare, dei luoghi solitari (Mt 14,24; Mc 1,35 e 6,46) che non distraevano, ma erano adatti ad innalzare l’anima a Dio. Spesso erano delle montagne(Lc 6,12,9,18 e 28; Gio 6,15) luoghi che di solito sono privi di vegetazione e non offrono gioia ai sensi.
L’essere veramente spirituale, non si preoccupa quindi delle attrattive del luogo ove egli prega, cosa che indicherebbe attaccamento ai piaceri sensibili. Egli si preoccupa solo del raccoglimento interiore e dimentica tutto il resto.
Jean de la Croix,la Montée du Carmel,3,39,2 e 3;Oeuvres complètes, Ed. du Cerf,1990,p.886 e 887.