In particolare, il patto di cooperazione prevede l'istituzione di un certificato battesimale comune, che sarà riconosciuto dalle 15 Chiese del Paese: in pratica, una persona che cambierà credo religioso non dovrà più ricevere nuovamente il sacramento.
Inoltre l'accordo rende possibili le collaborazioni tra le Chiese in materia di clero, di risorse finanziarie e di compravendita di edifici religiosi. «Anche negli Stati Uniti stanno lavorando a qualcosa di simile, ma senza i cattolici», ha spiegato il presidente del Consiglio delle Chiese australiane Dean Drayton, entusiasta dell'intesa.
Pure il vescovo di Townsville, monsignor Michael Putney, ha commentato positivamente l'accordo: «Si tratta del più importante passo in avanti nella storia del movimento ecumenico».
Hanno firmato il patto le Chiese cattolica, anglicana, unitariana, luterana, congregazionalista, la Chiesa di Cristo, i quaccheri, l'Esercito della salvezza e sette Chiese ortodosse.
(da Jesus settembre 2004)