La teologia cristiana in generale e, al suo interno, quella protestante entrano in dialogo con il cristianesimo pentecostale e con gli sforzi di nuove inculturazioni dell'Evangelo alla ricerca di piste nuove per una più ampia e profonda conoscenza dello Spirito.
I protestanti insistono sempre molto sulla libertà di coscienza e sulla responsabilità personale di fronte a Dio e agli uomini; perciò nel referendum del 1974 votarono compattamente per il No all'abrogazione della legge sul divorzio. Come scrisse il teologo valdese Paolo Ricca, «l'evangelo dell'unità della coppia può essere fatto valere solo in un contesto di libertà e non di legge».
«Si può dire che oggi non viviamo un’epoca di cambiamento quanto un cambiamento d’epoca». Papa Francesco esorta la chiesa a innovare con libertà.
Anche le chiese evangeliche hanno dibattuto a lungo prima di consentire alle donne di diventare pastore. Tuttora permangono opinioni contrastanti. Però l'esperienza è stata avviata. Giuliana Gandolfo è stata la prima pastora della chiesa valdese.
L'incontro dei valdesi con papa Bergoglio non è andato nella direzione descritta ieri da Scalfari su «La Repubblica».
Gli avvenimenti storici rappresentano le potenzialità umane, le mostrano nella loro attualizzazione e simbolizzano in essa lo scopo stesso della storia.
Lo spirito è quella funzione vitale che caratterizza l'uomo come tale nelle sue manifestazione religiose, culturali e morali. Lo Spirito divino, invece, è l'unità di capacità e di significato.
Il sistema di Tillich non è chiuso, perciò si può verificarne la validità da un altro punto di vista che permetta di prolungare lo stesso tipo di riflessione teologica.
All'interno del nostro mondo finito noi afferriamo e trasformiamo la realtà secondo degli schemi, delle categorie che abbracciano ogni discorso su Dio, sull'uomo e sul mondo.
Conoscere implica un processo in cui il soggetto conoscente e l'oggetto conosciuto si trovano insieme. L'unità e la diversità dei due momenti devono essere integrate.