Vita nello Spirito

Sabato, 24 Novembre 2007 22:12

Beata Angela da Foligno

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Beata Angela da Foligno





Cenni biografici

Non si hanno certezze sulla data di nascita di Angela. Sposatasi, ha dei figli. Verso il 1285, si verifica la sua conversione ad una autentica vita cristiana, nel sacramento della penitenza; nella Cattedrale di Foligno. Rimasta sola, inizia l’esperienza di penitente, che condivide con una certa ;Masazuola. Durante un pellegrinaggio ad Assisi, al termine di una esperienza mistica, esce in grida d’amore, all’ingresso della Basilica superiore di San Francesco. All’evento è presente frate Arnaldo, suo parente e consigliere, che, tornato a Foligno, la costringe a rivelargli i suoi segreti. Nasce così il Memoriale, a cui si aggiungono, anno dopo anno, altri documenti; insieme costituiscono Il libro della beata Angela da Foligno.Angela muore il quattro gennaio 1309. Il processo di canonizzazione è in corso.

L’esperienza mistica di Angela da Foligno, magistra theologorum, entrata nel Terz’Ordine francescano verso il 1291, ci è nota grazie a importanti documenti di un dossier che ha avuto una buona tradizione manoscritta e una notevole fortuna editoriale, anche se per secoli in una trascrizione rimaneggiata.

Di tale esperienza, che assicura ad Angela un posto di prestigio nel movimento penitenziale medievale e nella storia della mistica occidentale, si può tentare una sintesi, a partire dal Soggetto che di volta in volta ne fu la causa.

Si ha così l’esperienza trinitaria “A me sembra di stare e di giacere in mezzo a quella Trinità che vedo con tanta tenebra”, e in particolare, quella del Padre “Dopo contempla Dio in una tenebra, perché egli è un bene più grande di quanto si possa pensare….”, quella del Figlio “Vidi e sentii che Cristo abbracciava in me l’anima con quel braccio che era stato fissato alla croce….” E quella dello Spirito Santo “Non posso neppure valutare quanto fosse grande la gioia e la dolcezza che gustai, soprattutto quando affermò: Io sono lo Spirito Santo e sto dentro di te”.

Altre esperienze mistiche fanno riferimento a Maria “Una volta improvvisamente la mia anima fu rapita … e contemplai la beata Vergine nella gloria”, agli Angeli “Allora gli stessi santissimi angeli, procurandomi un piacere meraviglioso, mi dissero: O tutta piacevole e gradita a Dio, ecco il Dio e Uomo ti è stato portato e l’hai qui. Ti è stato dato, anche perché tu possa mostrarlo e offrirlo agli altri” e a Francesco d’Assisi “In quella circostanza mi furono rivolte queste parole: Io sono Francesco, mandato da Dio. La pace dell’Altissimo sia con voi”.

Va anche detto che l’esperienza mistica di Angela conobbe un significativo sviluppo e che in vari modi la Folignate raggiunse la certezza della presenza di Dio in lei.

In merito a questa forma di esperienza dopo avere superato molte difficoltà connesse il mistico contatto con Dio, dichiara: “Ancora in molti altri modi, di cui non si può dubitare, l’anima comprende che Dio è in lei. Il primo è l’unzione … L’altro modo … è il suo abbraccio. Non si può pensare che una madre stringa a sé il figlio o una persona di questo mondo ne abbracci un’altra con lo stesso amore con cui Dio abbraccia indicibilmente l’anima”. Poco prima la Poverella ne aveva elencati e descritti altri quattro; a conclusione del suo discorso, però, “… fece notare che i modi in cui l’anima capisce che senza dubbio Dio è in lei sono così numerosi che in nessuna maniera potremmo indicarli tutti”.

Mistica francescana. In quale rapporto si pone con il messaggio evangelico l’esperienza della Folignate, che affonda le sue radici nella tradizione francescana? Almeno quella che viene descritta nel Memoriale, prima parte del dossier, è con essa in piena corrispondenza.

Nel Prologo, infatti, si legge: “L’esperienza di quelli che sono veramente fedeli prova, conferma e illustra, riguardo al Verbo della vita che si è fatto uomo,queste parole del Vangelo: Se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui (Gv 14, 23). Chi mi ama io mi manifesterò a lui (Gv 14, 21b)”. L’autore del documento, frate Arnaldo, annota: “Dio stesso fa si che i suoi fedeli facciano in modo pieno tale esperienza e sviluppino la riflessione su di essa. Anche recentemente ciò ha permesso che una delle sue fedeli manifestasse in qualche maniera, per la devozione dei suoi, tale esperienza e riflessione….”.

La chiave di lettura della parte principale del Libro, suggerita dal redattore stesso è, dunque evangelica; di conseguenza i passi - trenta, condensati da frate Arnaldo in ventisei – della prima fase dell’esperienza di Angela, iniziata dal disagio interiore per la situazione di peccato, sviluppatasi nella conversione del 1285 ca. e culminata in eventi mistici e eccezionali, vanno letti come conferma delle promesse di Gesù Cristo.

La stessa cosa ci pare si possa dire degli sviluppi della medesima esperienza, documentati da testi molto densi della seconda parte del dossier, redatti dai discepoli della Poverella.

L’attualità dell’esperienza mistica della Folignate, realizzatasi in tempi difficili, segnati dall’eresia dello Spirito di libertà e da accese polemiche tra francescani sulla povertà, è incontestabile.

Innanzitutto perché si dimostra capace di risvegliare quella conoscenza dell’universale chiamata all’intima comunione con Dio, lungo i secoli si era affievolita, ma ora si va irrobustendo anche attraverso l’influsso delle folgoranti confessioni dei grandi mistici.

Inoltre, tale esperienza rivela tutto il suo fascino di dono mirabile di Dio, indipendente dagli sforzi o artifici umani, e di convincente prova della incessante e sorprendente azione divina nell’uomo.

Infine, associata alla dottrina esposta in altri documenti del Libro, successivi al Memoriale la ricca esperienza della Poverella, “vera maestra di vita spirituale” (Giovanni Paolo II, 20 giugno 1993), è in grado di contribuire a dare un sapore nuovo alla teologia, oggi più attenta alle testimonianze dei mistici, e di stimolare la riflessione degli uomini di cultura, in particolare di quelli interessati ai problemi del linguaggio.

Letto 3264 volte Ultima modifica il Venerdì, 25 Gennaio 2008 18:49
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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