Vita nello Spirito

Sabato, 26 Giugno 2004 11:35

Introduzione alla spiritualità marista (P. Franco Gioannetti) Ottava Parte

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Spiritualità Marista

   

di Padre Franco Gioannetti


Ottava parte


Ma è particolarmente nel libro dei Salmi che i "poveri" hanno espresso sentimenti e speranze.


Le loro domande esprimono il desiderio della benevolenza di Jahvé e questa loro richiesta è fatta con umiltà, disinteresse e confidenza sinceri.


Molti salmi sono delle autentiche preghiere di umiltà.


Vediamone qualche esempio:


Salmo 149/4
"Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria".


Salmo 25/9
"Guida gli umili secondo giustizia,
insegna ai poveri le sue vie".


Salmo 99/33
"Vedano gli umili e si rallegrino,
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
poiché il Signore ascolta i poveri".


Salmo 113/7-8
"Solleva l’indigente dalla polvere
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi
tra i principi del suo popolo".


Gli anawim, i "poveri" sono il vero popolo di Dio e sembrano avere coscienza di essere il "Resto d’Israele", di cui abbiamo parlato precedentemente.


Una delle espressioni più pure di questa preghiera di umiltà è il salmo 131 in cui appare lo spirito d’infanzia su cui torneremo più avanti.


Spirito d’infanzia, caratteristica importante per l’esperienza di fede e fondamentale perciò per la vita spirituale e per la spiritualità marista in particolare:


"Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
Come un bimbo svezzato in braccio a sua madre.
Come un bimbo svezzato è l’anima mia.
Speri Israele nel Signore,
ora e sempre."


L’esilio, la dominazione straniera, il malcostume politico, l’idolatria, una ricchezza male acquisita e coniugata con l’orgoglio, il disordine, l’ingiustizia, la violenza, hanno prodotto molteplici reazioni ma hanno portato gli spiriti migliori di Israele a scoprire il valore vero della "povertà".


Profeti e salmisti hanno aiutato questa riflessione affinché si giungesse da parte di coloro, che erano spiritualmente aperti, alla convinzione che è fondamentale mettersi nelle mani di Dio, pienamente e fiduciosamente, con la speranza e la certezza che Dio salverà.

Letto 2220 volte Ultima modifica il Giovedì, 15 Luglio 2004 02:19

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