Nigrizia, settembre 2009
di Gianni Ballarini
II gruppo italiano fa incetta di premi internazionali e di affari in Africa. Ma le sue attività, specialmente in Nigeria e in Congo, sono criticate dai suoi stessi azionisti, da Amnesty International e da altre ong locali, mentre la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta su alcuni suoi dirigenti per le tangenti nel Delta.
Nigrizia, n. 9 settembre 2009
Quando nei prossimi mesi i mass media e, quindi, l'opinione pubblica annoteranno le mosse degli Stati Uniti in Africa, sarà opportuno tener presente due fatti accaduti quest'estate: l'11 luglio il presidente Barack Obama si è recato in Ghana e ha tenuto in parlamento un discorso che ha avuto un buon impatto emotivo nel continente;
Haaretz.com
Cnaan Liphshiz
Il gruppo italiano “nuove armi” (del comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra) ha accusato Israele di contaminare la striscia di Gaza con i bombardamenti; affermazione definita dal presidente del Congresso Ebraico Europeo “calunnia priva di fondamento che richiama alla memoria le storie secondo le quali gli ebrei avvelenavano i pozzi”.
Nigrizia - anno 127 n.9 settembre 2009
Frei Betto (scrittore)
Dobbiamo intrattenere relazioni di complementarietà con habitat naturale e con gli altri esseri umani. Da essi dipendono la nostra vita e la nostra felicità.
di Gad Lerner
Una modifica bipartisan alla legge attuale sulla cittadinanza prevede che un immigrato divenga italiano dopo cinque anni di residenza nel nostro paese, e dopo aver dimostrato un'adeguata conoscenza linguistico-normativa, oltre che un reddito certificato. Ma si scontrerà con l'idea di chi pensa ancora che l'italianità abbia a che fare con un'appartenenza etnica o razziale.
La vera rivoluzione alla quale siamo chiamati è la democrazia partecipata, che non delega ma vive d'impegno costante, che non lascia nulla d'intentato, nonostante delusioni e sconfitte. Una cosa è certa: ci si salva tutti insieme.
di Alberto Subioli
Da quando sono in esercizio centrali nucleari, cioè da quasi 60 anni, nonostante gli studi e le ricerche profuse, neanche un chilo di scorie è stato posto a dimora definitiva e sorgono motivati dubbi sul fatto che ci si possa riuscire in futuro; la durata in vita degli elementi più pericolosi è dell’ordine di molte migliaia di anni.
Giovani, laureati, lavoratori. L’esercito dei nuovi poveri.
di Emanuele Rossi pubblicato su Panorama 17.12.2009
Generazioni contro. In Italia il problema dell’indipendenza di giovani studenti e post-studenti, definiti “bamboccioni” o precari a seconda del ministro di turno, rimane senza soluzione. Un giovane su quattro (dai 15 ai 25 anni) è in cerca di lavoro, ma anche per quelli che un lavoro ce l’hanno andare via di casa rimane un miraggio, tra precarietà e stipendi bassi. E si aggravano le statistiche.
Per iniziare la riflessione sul rapporto tra l'amore e la giustizia, parto da un midrash che commenta l'inizio del libro della Genesi.