I Dossier

Venerdì, 04 Febbraio 2011 17:51

Un tamburo maggiore per la rettitudine (Martin Luther King)

Vota questo articolo
(3 Voti)

Quel giorno mi piacerebbe che si dicesse: Martin Luther King junior ha cercato di amare qualcuno. Vorrei che diceste, quel giorno, che ho cercato di essere giusto sulla questione della guerra.

 

Un tamburo maggiore per la rettitudine

di Martin Luther King

Ogni tanto, immagino, tutti noi pensiamo in modo realistico al giorno in cui resteremo vittime di quello che è il definitivo comune denominatore della vita: quella cosa che chiamiamo morte.

Tutti noi ci pensiamo.

E di tanto in tanto io penso alla mia morte, e penso al mio funerale.

Non ci penso in maniera morbosa.

Di tanto in tanto mi domando: "Che cosa vorrei che dicessero?".

E stamani lascio a voi la parola.

Quel giorno mi piacerebbe che si dicesse: Martin Luther King junior ha cercato di dedicare la vita a servire gli altri.

Quel giorno mi piacerebbe che si dicesse: Martin Luther King junior ha cercato di amare qualcuno.

Vorrei che diceste, quel giorno, che ho cercato di essere giusto sulla questione della guerra.

Quel giorno vorrei che poteste dire che ho davvero cercato di dar da mangiare agli affamati.

E vorrei che poteste dire, quel giorno, che nella mia vita ho davvero cercato di vestire gli ignudi.

Vorrei che diceste, quel giorno, che ho davvero cercato, nella mia vita, di visitare i carcerati.

Vorrei che diceste che ho cercato di amare e servire l’umanità.

Sì, se volete dire che sono stato un tamburo maggiore, dite che sono stato un tamburo maggiore per la giustizia.

Dite che sono stato un tamburo maggiore per la pace.

Sono stato un tamburo maggiore per la rettitudine.

E tutte le altre cose di superficie non conteranno.

Non avrò denaro da lasciare dietro di me.

Non avrò le cose belle e lussuose della vita da lasciare dietro di me.

Ma io voglio avere soltanto una vita impegnata da lasciarmi alle spalle.

Ed è tutto quel che volevo dire.

Se riesco ad aiutare qualcuno mentre passo, se riesco a rallegrare qualcuno con una parola o con un canto, se riesco a mostrare a qualcuno che sta andando nella direzione sbagliata, allora non sarò vissuto invano.

Se riesco a fare il mio dovere come dovrebbe un cristiano, se riesco a portare la salvezza a un mondo che è stato plasmato, se riesco a diffondere il messaggio come il Maestro ha insegnato, allora la mia vita non sarà stata invano.

 

(tratto da Memoria di un volto: Martin Luther King, a cura di Fulvio Cesare Manara, Dipartimento per l’educazione alla nonviolenza delle Acli di Bergamo, Bergamo 2002).

Letto 4070 volte Ultima modifica il Mercoledì, 04 Maggio 2011 16:49
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Search