I Dossier

Domenica, 22 Agosto 2004 15:18

Crescere è vivere e sperare, vivere è crescere e sperare, sperare è crescere e vivere (Giovanna Bettiol)

Vota questo articolo
(1 Vota)

La speranza è dono di Dio, dono gratuito e accettare questo dono significa guardare sempre in alto, come fa Dio, verso orizzonti che non hanno limiti, guardare al futuro anche quando ci sembra che è tutto inutile. La speranza è fissare gli occhi in Cristo risorto.

Come Crescere?

"Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato" (1Cor 13,10).

Pensando a ciò che scrive Paolo, mi è tornata alla mente una riflessione fatta quando ero a Rocca Priora nel tempo di conoscenza e discernimento circa la necessità dell'ascesi cristiana. Ascesi che significa esercizio, pratica, un insieme di sforzi attraverso i quali si vuole un progresso, una crescita nella vita morale e spirituale.

L'ascesi è un rimettere in luce ciò che Dio ha posto in noi, tutto quello che di bello abbiamo e ci è stato donato da Lui, è un liberare ciò che in noi è racchiuso per condividerlo finalmente con gli altri e ciascuno di noi, come cristiani, battezzati, innanzitutto non possiamo sottrarci all'azione di Dio, ciascuno di noi è chiamato alla crescita, alla maturazione, alla statura di Cristo.

Pensiamo ad uno sportivo, ad un ballerino, ad un musicista: non devono forse esercitarsi, allenarsi, ripetere continuamente degli esercizi, forse molte volte noiosi, che sembrano inutili, per sviluppare una qualità o conservarla?

Pensiamo ad un cristiano: non occorre forse esercitarsi ugualmente nella vita spirituale, per migliorare la qualità di vita cristiana?

Pensiamo ad un giovane che fa parte del CVS: non deve forse esercitarsi, allenarsi, ripetere degli esercizi, formarsi, partecipare ad incontri, forse a volte noiosi, che sembrano inutili, per avanzare su un cammino proposto da mons. Luigi Novarese con esercizi precisi e indispensabili?

Certo questo costa fatica, costa impegno, costa confrontarsi continuamente con noi stessi, con le nostre idee, con i nostri valori, con le nostre scelte... questo si scontra forse con il nostro accontentarci, con la nostra pigrizia, "partecipo a qualche incontro, vado a trovare ogni tanto qualcuno, non mi lamento della mia sofferenza, ecc.", con la nostra convinzione di avere a disposizione tanto tempo, sottraendoci alla fatica di pensare e di interrogarci.

Crescere nel CVS significa essere attenti a riconoscere il Signore negli eventi e nei fratelli, significa trovare le motivazioni in Dio delle proprie sofferenze e trasformarle in strumento di salvezza, con la convinzione di essere chiamati a divenire apostoli di Gesù e quando si pone il proprio soffrire nella luce di Cristo, tutto assume un altro significato e si cambia effettivamente portando la vita a nuove dimensioni.

Crescere in questo modo "permetterà alla vita di un uomo, di una donna, di farsi bellezza, abilità di esistenza con se stessi e con gli altri" (Enzo Bianchi, monaco dì Bose).

Perché vivere?

Gli antichi greci paragonano la persona e la vita ad una casa. La caratteristica di una casa è data specialmente da tre cose: per costruirla ci vuole tempo; non la si costruisce in modo qualsiasi, ma si progetta una giusta disposizione; sarà completata quando in essa ci si sentirà a casa propria.

Per costruire la nostra vita ci vuole tempo, come abbiamo visto prima, necessario per crescere; ci vuole una giusta disposizione, attraverso scelte concrete, vere e importanti; la vivremo al meglio quando in essa ci sentiremo a nostro agio, proprio come a casa!

Vivere ci pone di fronte a continue scelte, la scuola, la macchina, il film, gli abiti, sposarsi, consacrarsi, ecc... si vive bene se si fanno delle scelte giuste, si vive male se si fanno delle scelte sbagliate.

Per vivere una vita piena, ciascuno di noi deve affrontare dubbi, arrivare al bivio, rischiare delle scelte, assumersi delle responsabilità.

Questo non è pesante, non è pessimismo, ma ci rende vivi, attivi, ci fa impiegare appieno le nostre qualità ed essere noi stessi, anche e soprattutto quando viviamo momenti bui, quando siamo nella sofferenza e non riusciamo a dargli senso... prendiamo la decisione di vivere la vita, bene o male, è l'unica che possiamo vivere.

In cosa sperare?

La speranza non è un semplice ottimismo che ci porta a dire: "Ma la mia vita non va poi così tanto male, in qualche modo me la cavo". La speranza non è chiudere gli occhi di fronte a degli obiettivi grandi, contentandosi di poco. La speranza non è guardare un mondo che va distruggendosi tra violenze e guerre, pensando che, in fondo, io sto abbastanza bene.

Leggendo le parole di San Paolo, la speranza è attendere la gloria futura, la rivelazione dei figli di Dio. È dirigere gli occhi verso quella vita che Gesù Cristo ci ha donato, che è al di sopra di tutto ciò che ci rende tristi, ci delude e ci sfugge di mano.

La speranza è dono di Dio, dono gratuito e accettare questo dono significa guardare sempre in alto, come fa Dio, verso orizzonti che non hanno limiti, guardare al futuro anche quando ci sembra che è tutto inutile. La speranza è fissare gli occhi in Cristo risorto. "Perciò, dopo aver preparato la vostra mente all'azione, siate vigilanti, fissate ogni speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà" (1Pt 1,13).

Se saremo convinti di questo, allora saremo sempre più consapevoli di essere depositari di una grande consegna che mons. Luigi Novarese ci ha fatto, quella di essere annunciatori credibili e coinvolgenti della novità evangelica del valore della sofferenza che offerta diventa strumento di salvezza.

Dietro ciascuno di noi c'è una storia, esistono dei vissuti, dei rapporti, dei successi e degli insuccessi... Ciascuno di noi sta vivendo, oggi, una storia nei luoghi e nelle modalità più disparate... ciascuno di noi ha nel proprio cuore speranze che non hanno confini, speranze che ci rendono persone uniche, vere e vive!

Giovanna Bettiol

(da L'Ancora, 12, 2003)

 

 

 

 

Letto 2977 volte Ultima modifica il Lunedì, 22 Aprile 2013 22:14
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Search