Come una vela al largo fra le isole verdi,
ci piacerebbe, all'improvviso,
che un mondo ci sorgesse innanzi agli occhi,
a noi che abbiano consumato il nostro
a disfarlo, portarlo a perfezione,
voltarlo e rivoltarlo.
Come un fiore di seta in lontananza
che divenisse un albero
tale da farsi lui solo foresta,
vorremmo che planasse all'improvviso
un mondo più abitabile
per renderci migliori,
permettere a noi stessi finalmente
di accettarci un po'.
Come sopra la sabbia in lontananza
una giovane musica
nelle sue ali appena appena udibile,
noi vorremmo che un mondo
molto ignoto ed estraneo
in fondo transitasse al nostro corpo,
ci passasse sull'orlo dell'anima.
Ne avremo cura, noi
che troppi corpi abbiamo scialacquato,
dilapidato troppe anime.
Alain Bosquet
Profilo biografico: pseudonimo letterario di Anatole Bisk (o Bisque: si noti l'anagramma). Scrittore francese di origine russa (Odessa, 1919 - Parigi, 1998). Dopo gli studi a Bruxelles e alla Sorbona, si è arruolato nell'esercito degli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale. Ha insegnato in varie università americane e francesi. E' stato membro dell'Académie Royale de Langue et de Littérature Françaises del Belgio e dell'Académie des Lettres del Québec.
Opere di Alain Bosquet: delle sue numerose opere poetiche è stato pubblicato in Italia Il dubbio e la grazia, Reggio Emilia (Città Armoniosa), 1981. Altre opere: Quatre Testaments; Le Tourment de Dieu, premio Goncourt di poesia, 1987. È autore anche di saggi, opere di storia e di un'autobiografia ricca di ironia e tenerezza.
Su Alain Bosquet: in Wikipedia: Alain Bosquet (in francese).
La poesia che presentiamo: il desiderio è per un mondo nuovo, più abitabile, un mondo che permetta agli uomini di diventare migliori. Il poeta è sicuro che in questa nuova possibilità si svilupperebbe un maggior investimento di risorse, in quanto l'uomo si è già troppo sperimentato negativamente in questo mondo.