Formazione Religiosa

Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Lunedì, 22 Dicembre 2008 00:49

Dall’«Evangelo» ai vangeli (Marco Vironda)

Vangelo secondo Marco


Dall’«Evangelo» ai vangeli


di Marco Vironda



 


Verso la metà del primo secolo della nostra era l'apostolo Paolo parlava del vangelo in termini di annuncio, pressoché orale, della salvezza che Dio offriva agli uomini in Gesù Cristo; Giustino, verso la metà del II sec. d.C., citava le «memorie degli apostoli dette euanghélia », intendendo con questo termine i testi scritti: in cento anni il termine greco euanghélion (evangelo) aveva assunto nuovi significati, che lo avrebbero caratterizzato per i successivi due millenni, e ancora oggi l'accezione più comune del vocabolo si riferisce a quattro opere letterarie che narrano grossomodo la vita di Gesù, i Vangeli. Che cosa portò a utilizzare il termine in modo nuovo? come si ebbe questa estensione di significato? quale processo condusse alla formazione di queste opere letterarie, nel nostro caso al Vangelo di Marco?

I problemi dell’ispirazione profetica sono stati generalmente trattati in modo univoco per tutti i profeti. Forse dovremmo ammettere la possibilità che il problema sia trattato separatamente per ciascun profeta; il materiale fornito dall’A.T. non è tale da permettere al teologo di formare un concetto generale di “ispirazione profetica” che sia valido per ciascuno dei profeti.

Lunedì, 22 Dicembre 2008 00:34

XXV. La Chiesa Ortodossa del Giappone

L’Ortodossia in Giappone è divenuta presto un fenomeno indigeno che le ha permesso di sopravvivere ai periodi di ostilità tra Giappone e Russia. Il processo si completò nel 1972 con l’installazione del vescovo Teodosio come primo metropolita nativo giapponese.

L’esigenza di pensare il ministero a partire dalla comune chiamata al culto spirituale, che rende possibile pensare il popolo del NT come il popolo “sacerdotale”, il popolo che esprime il culto della nuova e definitiva alleanza che si è compiuto nell’unico mediatore che è Gesù Cristo.

di Giovanni Roatta

11 Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all`altro. 12 Disse dunque: "Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. 13 Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. 14

Domenica, 21 Dicembre 2008 23:50

Copti. Cristiani eredi di San Marco

COPTI. Cristiani eredi di San Marco

Tutto ebbe inizio con le prediche di San Marco in Egitto. Fu infatti l’evangelista a fondare la prima Chiesa cristiana in Nord Africa. Da quella prima comunità si sviluppò la Chiesa copta (termine che deriva dall’arabo qubt e significa egiziano). Una Chiesa che si inserì nell’alveo delle Chiese ortodosse differenziandosi però in quanto monofisita, cioè che pone l’enfasi sulla natura divina di Gesù Cristo.

Islam cristianesimo una parola comune
Visto dal Bangladesh: parla Kaziazì Nurul Islam

«Il vero problema? L’ignoranza»

di Francesco Rapacioli * 


L’analisi critica di un accademico musulmano impegnato per la conoscenza fra le religioni: «Punire chi abbraccia un’altra fede è contro l’islam» .

delle religioni mondiali dell’Università di Dhaka è, con ogni probabilità, il primo - e per ora unico - esempio del genere in Asia, oltre che nel mondo musulmano. Qui le diverse religioni sono infatti insegnate da una persona che non solo conosce teoricamente, ma pratica anche la religione che insegna (un prete cattolico laureato in teologia - ad esempio - vi insegna cristianesimo). A dirigere il Dipartimento, dopo averne strenuamente perseguito la fondazione, è il professor Kazi Nurul Islam, docente di filosofia e studioso poliedrico. Kazi è molto di più di quello che in Occidente sarebbe definito un «musulmano moderato» (MM., maggio 2006, pp. 48-50). Un osservatore, dunque, particolarmente qualificato per valutare lo spessore della lettera dei i 38.

Professore, questo testo interpreta davvero i sentimenti della maggior parte della comunità islamica?

Documenti del confronto ecumenico. Meglio parlare al plurale, vista la loro mole: i dialoghi ecumenici hanno raggiunto grande ampiezza per le Chiese interessate e per gli argomenti affrontati.

Domenica, 21 Dicembre 2008 23:22

I simboli della Natività (Giovanni Vannucci)

I simboli della Natività


di Giovanni Vannucci



I particolari della nascita del Figlio di Dio sulla terra affiorano spontanei alla memoria: la grotta, la mangiatoia, la vergine, gli angeli e i pastori, il supremo silenzio della notte santa. La loro presenza nella memoria commossa e pensosa si è talmente impressa in noi che possiamo in piena onestà domandarci se quanto si compì circa duemila anni or sono non si attui anche in noi, in maniera tale che i segni della notte santa non operino in noi l’evento della nascita della Parola eterna: come a Betlem così nei cuori consapevoli il Fanciullo eterno nasce, seguendo gli stessi ritmi della sua nascita nella grotta.

di Antonio Gentili

Questi due termini possono nascondere una continua provocazione ai nostri precari equilibri.

«Appare duro e difficile agi uomini avere nell’anima il silenzio» (Filocalia). E’ un dato di fatto che il chiacchierio sia interiore che esteriore distrugge l’integrità dell’anima, mentre «principio di purificazione dell’anima» è il silenzio. Solo nel silenzio l’anima si fa trasparente al divino che la abita. Solo «la forza del silenzio del cuore e della mente è capace di suscitare una vita virtuosa». Solo il silenzio sa generare pensieri di saggezza. Solo la disciplina del pensiero pone il concupiscibile e l’irascibile, e cioè l’attrazione e la ripulsione, a servizio del bene.