Formazione Religiosa

Giovedì, 15 Novembre 2012 20:55

27. I Sapienti (Rinaldo Fabris)

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Nei testi profetici e storici della Bibbia si parla di una forma di insegnamento sapienziale negli ambienti della corte e del tempio. Il re Salomone è presentato come il prototipo del “re saggio”.

La sapienza della Bibbia, come nei documenti dell'antico Vicino Oriente, corrisponde al “buon senso”, alla “saggezza”. La sapienza è l'arte del “vivere bene e felice”. Essa nasce e si sviluppa con la riflessione sull'esperienza quotidiana, profana e religiosa, e si traduce in sentenze, “proverbi”, che ne facilitano la memorizzazione e la trasmissione. I temi e le forme della letteratura sapienziali della Bibbia mostra della singolari affinità con i testi e documenti del Vicino Oriente Antico. Nella Bibbia ebraica la “sapienza”, in ebraico, è chiamata ḥokemâh. Nella versione greca dei “Settanta” è tradotta con il termine greco sophìa. Nei testi egiziani la sapienza è designata con il vocabolo ma’át. La categoria “sapienza”, nei testi mesopotamici, è indicata dal termine .

1. La nella sapienza nella “mezza luna fertile” 

Lo sviluppo della tradizione sapienziale avviene nelle regioni del Vicino Antico Oriente dove gli insediamenti umani sono favoriti dal corso dei grandi fiumi, dalla Mesopotamia all’Egitto, passando per zona intermedia del Canaan-Fenicia. Per la sua configurazione questa zona geografica dell’antiche civiltà è chiamata “mezza luna fertile”.

La sapienza in Egitto

Fin dal terzo millennio nell’Egitto sono documentate forme di “insegnamento”, “discussioni”, “lamentazioni”, e racconti biografici. Nei testi sapienziali egiziani si ha un'evoluzione della sapienza: si passa dalla concezione della “sapienza” come ordine cosmico, che coincide con la “giustizia e verità” - ma’át - alla sapienza intesa come ordine etico, che si realizza nei rapporti umani. I protagonisti della sapienza sono: il re/faraone, gli scribi di corte e del tempio, i rappresentanti del popolo.

Le raccolte di testi sapienziali egiziani sono: le “Istruzioni di Pta-Hotep”, del III millennio; le “Istruzioni a Merikarê”, figlio successore del re; “Insegnamento di Amenemope”, che ha un parallelo nel Libro dei Proverbi (Prv 22,17-23,14); il “Canto dell'arpista”; il “Dialogo di un disperato con la sua anima” (sul suicidio); la “Storia del contadino eloquente”.

La sapienza in Mesopotamia (Sumer, Accad, Assiria, Babilonia)

Dal terzo millennio nelle città-stato di Uruk e Nippur la sapienza è concepita come ordine cosmico o forza divina (mê), che sta all'origine delle leggi giuste (codice di Hammurabi). Le forme della sapienza mesopotamica sono: liste ed elenchi di piante e di animali; proverbi e massime; discussioni e lamentazioni. Le raccolte di testi sapienziali mesopotamici in scrittura cuneiforme sono: il “Poema del giusto che soffre” (=Ludlul bél Nemeqi); il “Dialogo tra un padrone e il suo suddito”; raccolte di precetti, istruzioni, detti popolari e proverbi.

La sapienza nella terra di Canaan

La Bibbia si parla della sapienza degli Edomiti (1Re 10; Ger 49,7; Prv 30,1; 31,1). Le scoperte di Ugarit (Rash Shamra) confermano il rapporto tra letteratura cananaica sapienziale e testi biblici.

2. La sapienza in Israele e nella Bibbia

Nei testi profetici e storici della Bibbia si parla di una forma di insegnamento sapienziale negli ambienti della corte e del tempio (cf. Ger 18,18). Il re Salomone è presentato come il prototipo del “re saggio” (1Re 5,9-14). Sotto il nome di Salomone è posta una raccolta di “proverbi”, risalente all'epoca pre-esilica (Prv 25-29).

I libri sapienziali, accolti nel canone, sono cinque, una specie di “Pentateuco sapienziale”. Si tratta in genere di testi post-esilici, dove sono raccolte e rielaborate tradizioni più antiche. In ordine cronologico i libri sapienziale canonico sono: il Libro dei Proverbi , il Libro di Giobbe, il Qohelet, il Libro di Gesù Ben Sirach, detto “Siracide”, il Libro della Sapienza. A questi cinque libri canonici, si devono aggiungere delle sezioni “sapienziali” sparse in altri libri della Bibbia: Bar 3,9-4,4; i Salmi 1; 19B; 32,8-11; 34,12-23; 37. In alcune composizioni dei libri sapienziali si fa l’elogio della sapienza personificata (Prv 1-9; 8,22-9,18; Sir 24; Sap 7).

Rinaldo Fabris

 

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Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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