Credere o non credere? Le ragioni che ci porterebbero a credere sono le stesse che ci inducono a non credere. Le antiche vie dimostrative dell’esistenza di Dio non sono più percorribili ed i nostri sentieri s’interrompono di fronte alla morte di un bambino, al fumo di Birkenau, al fungo di Hiroshima o nelle strade di Bagdad.
La scommessa pascaliana resta scommessa. Non possiamo sapere con anticipo se siamo vincitori o perdenti. Meno preoccupati di questioni metafisiche ci diamo sì al gioco, ma nella speranza o nell’illusione promessa da lotterie, da superconcorsi con superpremi. E in fondo abbiamo già scelto.
Mammona non richiede professioni di fede. Ma l’uso. Un uso che non deve mai essere parsimonioso.
Fausto Ferrari