Salvezza in Cristo e vita cristiana
I documenti della sapienza cristiana
I non cristiani
32. Se i sacramenti sono i mezzi ordinari con i quali viene donata la salvezza divina agli uomini, sarebbe tuttavia ingiurioso contro Dio pensare che essi limitino l’universalità dell’amore di Dio, e abbiano un valore restrittivo e non dimostrativo ed estensivo della salvezza. Per questo il cristiano lungi dal giudicare o condannare quelli che sono fuori dalla Chiesa, offre ad essi il suo amore e il suo servizio. Riconoscente a Dio di trovare nella Chiesa la patria della salvezza, non dubita tuttavia che la bontà di Dio salvi per mezzo di Cristo tutte le anime generose e di buona fede che, senza appartenere visibilmente alla Chiesa, seguono fedelmente la loro coscienza. Secondo la dichiarazione del Concilio Vaticano Il, « la divina Provvidenza non nega gli aiuti necessari della grazia a coloro che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio e si sforzano, non senza la grazia divina, di raggiungere la vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione ad accogliere il Vangelo e come dato da Colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita». Per questo il vero cristiano sente il dovere e il privilegio di riconoscere i valori presenti anche presso i non cristiani, dando insieme una sincera testimonianza di Cristo, «nel quale gli uomini trovano la pienezza della vita religiosa e nel quale Dio ha riconciliato a sé tutte le cose».