Che la nostra sia un’epoca priva di punti di riferimento e di frammentarietà a livello soggettivo (disimpegno, solitudine…), è cosa nota. Meno conosciute sono le numerose esperienze culturali, sociali e spirituali che, nonostante tutto, cercano di resistere all’evidente crisi della civiltà contemporanea, soprattutto quella dei paesi ricchi.
In questa sezione, cercheremo di raccontare, segnalare e presentare alcuni percorsi di formazione che partono dalle esperienze che propongono la costruzione nuovi processi di cittadinanza e la formazione di nuove identità e punti di riferimento per l’uomo e la donna planetari.
La sezione, dunque, è strettamente collegata a quella di Informazione (Mondo Oggi, Chiesa Oggi e, in particolare, Economia solidale). Del resto, stiamo assistendo anche a un risveglio di alcuni movimenti sociali in diverse parti del pianeta che, pur tra mille contraddizioni e limiti, sembrano offrire nuove possibilità di formazione (e azione) sui grandi temi della sfera morale/etica, ma anche su quella delle conseguenti scelte comportamentali. Per questo, in queste pagine on line, vi parleremo, ad esempio, di sobrietà, diritti sociali, consumo critico, commercio equo, stili di vita comunitari e risparmio etico. Temi sui quali la sensibilizzazione sociale è ancora chiaramente ristretta a poche persone.
Il filo rosso che unisce questa sezione è sostanzialmente un interrogativo: quale posto occupa l’altro nella nostra vita quotidiana? È la domanda fondamentale, che collega etica e politica, etica e democrazia, etica e comunità. La risposta che si cerca di valorizzare è quella secondo la quale noi viviamo anche per gli altri, attenti ai bisogni e alle sofferenze altrui, e quest'attenzione è parte essenziale del senso della nostra vita. È un dovere morale sempre incombente e può costituire la base di una logica di convivenza. Il Vangelo, del resto, è l'annuncio di un Dio che si rivela puro dono di sé: per il cristiano il significato ultimo dell’esistenza è un’esistenza spesa nell’attenzione, nel servizio all’altro. "Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito ma per servire". È questa la base per una possibile testimonianza politica del cristiano: creare delle comunità in cui si vivano dei valori forti, quali il perdono, la reciprocità, la gratuità, la riconciliazione, l’attenzione all’altro, in un contesto in cui prevalgono spinte di altro segno. Ma anche il non cristiano può sperimentare il dovere interiore di rispetto, attenzione, servizio agli altri. L’impegno per l’altro potrà avere diverse gradazioni: rispetto, attenzione in generale, servizio, dedizione totale, ma quello che a noi importa è che esso venga sentito come un impegno morale e quindi come possibile base di consenso (politico) per un'adeguata legislazione e prassi sociale che cerchi di promuovere al meglio i diritti fondamentali di tutte le persone.
Gianluca Carmosino