di Enzo Bianchi Priore di Bose Gli esegeti hanno da tempo rilevato che la presenza del Magnificat (Lc 1,46-55) a questo punto del testo lucano non è essenziale all'economia della narrazione, che appare già completa in se stessa (il v. 56 poteva, in origine, seguire immediatamente il v. 45), ma rappresenta una sorta di sospensione del movimento globale della narrazione per far emergere il significato dell'evento che è appena stato raccontato, cioè l'annunciazione (Lc 1,26-38).