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Mercoledì, 05 Giugno 2019 17:59

Solennità della SS. Trinità – 16 Giugno 2019

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Anno C –

di Don Paolo Scquizzato,

Prima lettura: Pro 8,22-31

 

22Il Signore mi ha creato come inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, all'origine.
23Dall'eternità sono stata formata,
fin dal principio, dagli inizi della terra.
24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata,
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua;
25prima che fossero fissate le basi dei monti,
prima delle colline, io fui generata,
26quando ancora non aveva fatto la terra e i campi
né le prime zolle del mondo.
27Quando egli fissava i cieli, io ero là;
quando tracciava un cerchio sull'abisso,
28quando condensava le nubi in alto,
quando fissava le sorgenti dell'abisso,
29quando stabiliva al mare i suoi limiti,
così che le acque non ne oltrepassassero i confini,
quando disponeva le fondamenta della terra,
30io ero con lui come artefice
ed ero la sua delizia ogni giorno:
giocavo davanti a lui in ogni istante,
31giocavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

 

Salmo: 8

Rit.: Manda il tuo Spirito, Signore,

a rinnovare la terra.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

4 Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,

5 che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell'uomo, perché te ne curi? Rit.

 

6 Davvero l'hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.

7 Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi Rit.

 

tutte le greggi e gli armenti
e anche le bestie della campagna,

9 gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
ogni essere che percorre le vie dei mari. Rit.

Seconda lettura: Rm 5,1-5

1 Giustificati dunque per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. 2Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio. 3E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, 4la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. 5La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.

 

Canto del Vangelo:

Alleluia, alleluia!

Gloria al Padre e al Figlio a allo Spirito Santo, a Dio che è, che era e che viene.

Alleluia!

Vangelo: Gv 16,12-15

 

12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

 

OMELIA

Lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”. 

È bellissimo sapere che la vita stessa di Dio – lo Spirito – che già abita in noi, ci sta guidando pian piano verso una meta di compimento, che è la nostra verità, la pienezza del nostro essere, la nostra realizzazione, se vogliamo la nostra personalissima perfezione.

L’Amore riversa se stesso nel nostro cuore (Rm 5, 5), ed esso comincia a fiorire, a crescere, a dilatarsi sino ad assomigliare al cuore stesso di Dio-Amore.

L’essere ad immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gn 2, 27), non è dunque qualcosa che si è compiuto all’inizio, ma è la nostra destinazione, il compimento del nostro crescere nell’amore.

La verità ci sta dinanzi, non alle nostre spalle.

Non siamo perciò esseri decaduti, ma figli in via di compimento.

La questione è essere disposti ad essere guidati verso il nostro pieno compimento, aperti a questa energia interiore che ci illumina e ci permette di ascendere alla nostra pienezza.

Occorre quindi prestare molta attenzione allo Spirito che è dentro di noi, entrare in contatto con esso e fare così esperienza dell’essere abitati da sempre da un Dio-Amore, relazione, Trinità.

Questa verità tutta intera, cui siamo chiamati fare esperienza e che ci sta dinanzi, è appunto la stessa Trinità, l’Amore manifesto. Ed è importante sottolineare che a questa splendida realtà siamo chiamati tutti a partecipare, non solo quelli che si reputano detentori della verità, nella fattispecie i cristiani.

Qualcuno ha detto che “se la Chiesa traccia un cerchio, la maggioranza dell’umanità è fuori del cerchio, se il Padre traccia un cerchio c’è tutto, dentro”.

Occorre misurarsi col cerchio del Padre. Se non lo capiamo è segno che siamo limitati.

Viviamo nel frammento, e nessun segmento della linea è la linea.

 

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:

"lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità,"

L’essere ad immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gn 2, 27), non è dunque qualcosa che si è compiuto all’inizio, ma è la nostra destinazione, il compimento del nostro crescere nell’amore.

 

Buon cammino!

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Se invece qui per andare all'INDICE di questo TEMA: "Commento ai Vangeli della domenica"

Letto 27315 volte Ultima modifica il Martedì, 17 Settembre 2019 11:48

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