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Venerdì, 06 Aprile 2018 15:43

II Domenica di Pasqua – Domenica 8 Aprile 2018 -

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  Anno B

  - don Paolo Squizzato

Prima lettura: At 4,32-35

Un cuore solo e un’anima sola.

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.

Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.

Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

Amen

Salmo: 117

Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.

Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre».

Dica la casa di Aronne:

«Il suo amore è per sempre».

Dicano quelli che temono il Signore:

«Il suo amore è per sempre». Rit.

.

La destra del Signore si è innalzata,

la destra del Signore ha fatto prodezze.

Non morirò, ma resterò in vita

e annuncerò le opere del Signore.

Il Signore mi ha castigato duramente,

ma non mi ha consegnato alla morte. Rit.

La pietra scartata dai costruttori

è divenuta la pietra d’angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:

una meraviglia ai nostri occhi.

Questo è il giorno che ha fatto il Signore:

rallegriamoci in esso ed esultiamo! Rit.


Seconda lettura: 1Gv 5,1-6

Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.

In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Mc 9,7)

Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;

beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia

Vangelo: Gv 20,19-31

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

OMELIA

Strano tipo questo Tommaso. Un giorno, se ne uscì con questa bella frase ad effetto: «Andiamo anche noi a morire con lui» (Gv 11, 16). Tommaso è un coraggioso; è il discepolo pronto anche a morire per Gesù. Un vero credente in Dio, verrebbe da dire. Disposto a dare la vita per i ‘grandi valori’, testimoniando così il suo essere cristiano.

Ma a dirla tutta, Tommaso sarà anche uomo che ama, ma senza speranza. E un amore senza speranza si chiama disperazione.

Tommaso crede in Dio ma non riesce a credere all’amore. Non crede che l’amore possa andare oltre la morte, e così risplendere per sempre. Non crede insomma alle parole del maestro: «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24).

Quel giorno nel Cenacolo, i suoi compagni gli raccontano che il chicco di grano che fu sepolto il venerdì santo ora è fiorito, ma lui non può crederci. È stato anni con Gesù, l’ha seguito, ha pregato con lui, ha camminato con lui, ma in realtà non ha mai avuto fede in lui, perché la fede è «credere all’amore che Dio ha per noi!» (cfr. 1Gv 4, 16), è credere che l’amore – più forte della morte – rimane fedele, aldilà di tutto e oltre ogni infedeltà e fragilità.

Ecco in cosa consiste la disperazione di Tommaso: nell’essere disposto a sacrificarsi per un qualcosa che è destinato comunque alla tomba, al fallimento, a finire. Questo morire per un’idea, seppur altissima, si chiama ideologia.

La questione non è schierarsi tra le file dei credenti o dei non credenti. Perché in ultima analisi, il credente afferma ciò che l’ateo nega. Ed entrambi affermano e negano un dio che non esiste.

La questione è piuttosto amare l’impossibile, sapendo che in questo modo il frutto sarà abbondante e il raccolto avrà il sapore della gioia, della pace, della benevolenza e della mitezza (cfr. Gal 5, 20).

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:

  • «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi»

  • Tommaso non …. crede che l’amore possa andare oltre la morte, e così risplendere per sempre.

Buon cammino!

"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola”

Se hai bisogno di una scheda per guidare la "Liturgia della Parola", sulle letture di questa domenica, la troverai qui:

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Letto 1767 volte Ultima modifica il Venerdì, 06 Aprile 2018 15:56

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