la rugiadosa goccia sopra i fior,
Penta s'eleva, qual preghiera pia,
il dolce suono dell'Ave Maria.
All'argentino suono della campana,
che in aria spande gaio sfarfallio
di note, già risponde di lontana
campanella, quale eco, il tintinnio.
Mentre le tenebre s'en fuggon via
la terra e il cielo inneggiano a Maria.
Dal pieto scampanio risvegliato,
come da voce amica, ogni fedel,
unendosi al gran coro del creato,
ripete l'Ave portato dal Ciel:
"Io ti saluto, Vergine Maria,
e madre del mio Dio e madre mia!"
Piena di grazia sei, benedetta Tu
che hai creduto al Messagger celeste
e Madre divenisti di Gesù
dando al Verbo divino umana veste!
Ricordati di me, Vergine pia,
e veglia in questo dì sull'anima mia!
suor Maria Maria degli Angeli
– Carmelitana scalza
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