Esperienze Formative

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Sabato, 25 Settembre 2004 22:08

IL NOME DI GESÙ E LO SPIRITO SANTO

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Esperienze Formative – Preghiera – Del nome di Gesù

I° Momento

 

 

1.1 Gli Apostoli predicavano nel Nome di Gesù, guarivano i mali nel Suo Nome.

Dicevano a Dio:
“Concedi ai tuoi servi che ... segni e prodigi possano essere fatti nel Nome del tuo santo Figlio Gesù” (Atti 4, 29-30)

e così:
“Il Nome del Signore Gesù era magnificato” (Atti 19, 7).

Dopo Pentecoste si realizzò ciò che Gesù aveva detto loro:
“Riceverete potenza, quando lo Spirito Santo scenderà su di voi”.

Nell’uso del Nome, a partire dalla Pentecoste, è reso evidente il legame tra Spirito e Nome.

La comprensione di questo è concessa a tutti coloro che credono.

A tutti sono dette le parole di Gesù:
“Nel mio Nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove... porranno le mani sui malati e li guariranno” (Mc 16, 17-18).

Attenzione però, la nostra scarsa fede ed il poco amore possono esserci di ostacolo quando invochiamo il Nome della potenza dello Spirito.

Intraprendi dunque sinceramente la via del Nome e ti scoprirai divenuto, gratuitamente, capace di manifestare la gloria del Suo Nome ed anche di aiutare gli altri uomini.

1.2 L’uso pentecostale del Nome è un aspetto del nostro avvicinarci allo Spirito attraverso il Nome di Gesù. Egli ci guida verso esperienze più interiori.
Pronunciando il Nome possiamo avere la percezione della relazione tra Spirito e Gesù, cioè del rapporto d’amore tra Gesù e lo Spirito.

 

II° MOMENTO

 


1.3 Quando Gesù fu battezzato lo Spirito Santo discese su di lui in forma come di colomba (Lc 3, 22).

La discesa della Colomba è la migliore espressione dell’attitudine dello Spirito verso il Signore.

Perciò quando dici il Nome pensa che sei inserito nel movimento di Gesù verso lo Spirito mentre questo scende in Gesù.

Tenta di unire te stesso/a a questo velo dello Spirito-Colomba.

Quando invochi il Nome di Gesù considera ciò, ti prego, come il sospiro e l’aspirazione dello Spirito, considera ciò come il desiderio dello Spirito.

Potrai essere ammesso al mistero della relazione di amore tra Spirito e Figlio.

Ma per raggiungere ciò dovrai accettare il dono dell’umiltà ed avere un cuore che ascolta.

Niente meccanismi di difesa, niente maschere, dunque, di fronte a te stesso/a, di fronte a Dio.


1.4 Il Nome può aiutarti ad essere in armonia con il vincolo di amore tra il Signore e lo Spirito.

Gesù fu concepito da Maria “di Spirito Santo” (Mt 1, 20).

Gesù lasciò che lo Spirito prendesse dominio su di lui, essendo “fatto crescere dallo Spirito” (Mt 4, 14).

Gesù stesso dichiarò “lo Spirito del Signore è sopra di me” (Lc 4, 18).

Pronunciando il Nome noi possiamo, con Lui, divenire docili allo Spirito.

Dice Gesù:
“Egli prenderà ciò che appartiene a me, ve lo donerà....” (Gv 16, 15).
“Io lo manderò a voi...” (Gv 16, 7).

Gesù è il punto di irraggiamento dello Spirito, inseriti in Lui, siamo uniti a Lui.

Il Nome è il fuoco dal quale lo Spirito si irradia sul genere umano.

Invocare, con fede, il Nome è crescere nella conoscenza dello Spirito del Figlio (Galati 4, 6).

Letto 7211 volte Ultima modifica il Giovedì, 05 Giugno 2014 09:11

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