Esperienze Formative

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 65

Lunedì, 29 Ottobre 2007 23:55

Come può un dilettante realizzare un DVD didattico?

Vota questo articolo
(1 Vota)

Imparare a formarsi:

 

L'AUTOFORMAZIONE DI UN DILETTANTE

 

Conscio di essere un dilettante ho iniziato cercando di documentarmi su questo mondo a me sconosciuto, e .... come credo avrebbero fatto tutti:

 

> ho letto nei “Help”, del programma di elaborazione dei filmati, i suggerimenti per realizzare delle riprese fatte in un locale chiuso dove una persona parla ad un ipotetico pubblico.

> ho consultato qualche testo professionale, ma comprensibile

> ho fatto qualche chiacchierata con amici/conoscenti che sono anch'essi dilettanti, ma di buon livello.

> ho chiesto “lumi” a chi era competente nella didattica.

 

LA MIA MÈTA ERA:

 

Filmare una “conferenza”, nella quale l'oratore (quasi sempre seduto) sviluppa un tema difronte ad un piccolo pubblico.

 

quindi,

> elaborare il materiale

> ricavarne un DVD didattico

 

GLI STRUMENTI A MIA DISPOSIZIONE ERANO:

video camera:

Canon MVX250i, digitale 1300 pixel

cavalletto:

normale, in alluminio

faretto:

500 watt

programma per elaborare le riprese:

Pinnacle plus

un P.C.:

fatto “in casa”

processore AMD AthldxP 2800

ram 1.500

disco fisso 13 giga + 80 giga

sk madre ASUS A7N8X /-X

sk grafica GEOFORCE FX 5500

masterizzatore Philips

scanner:

EPSON 2480

 

Questi sono i supporti tecnici che chiunque ami fare i films di famiglia deve già possedere.

 

%%%%%%%%%%%

 

Ora qui di seguito cercherò di elencare le cose pratiche che ho cercato di mettere in pratica durante la realizzazione dei miei filmati.

Non dimenticate! sono un dilettante che si rivolge ad altri dilettanti, a voi ed a me diventare.... semi professionisti

 

LA SCENA

 

 

Occorre:

concordare col docente:

- come intende articolare l'incontro e muoversi sulla scena (sempre/mai seduto, entro quale spazio intende muoversi, se sì, quali supporti)

- quali audiovisivi intende usare,

- come intende coinvolge i presenti, (accetta domande durante la sua presentazione, ecc)

- posizionare le attrezzature prima dell'arrivo dei partecipanti

- ottimizzare l'audio e l'immagine posizionandosi a non più di 3 metri dal l'oratore

- porre l'obiettivo all'altezza del viso dell'oratore

- bisogna prima individuare la linea ideale (vedi Allegato: è la linea A-A) che passa per il centro dell'area, nella quale si trovano i discenti; il docente dovrà collocarsi sulla linea perpendicolare ad essa (vedi Allegato: è la linea B-B)

- per scegliere la linea sulla quale collocare il faretto (D-D) e la video camera (C-C) bisogna partire dalla suddetta linea B-B (come indicato nell'Allegato)

- per disporre l'attrezzatura, come da disegno allegato, ci si può aiutare osservando le piastrelle del pavimento.

 

per verificare se tutto è ok chiedete ad una persona di collocarsi ove il docente ha detto di stazionare prevalentemente e quindi controllate che:

 

- le linee verticali dei muri siano tali e non inclinate

- l'ombra della punta del naso, della persona che sostituisce il docente, sia all'interno della guancia (per evitare immagini “piatte”)

 

Se non è così, spostate lentamente le attrezzature fin quando non otterrete il suddetto risultato.

 

- filmare, a sala vuota, i dettagli statici del locale per avere materiale atto a vivacizzare la ripresa durante il montaggio

 

 

LA RIPRESA

 

Fare una scaletta dell'incontro, con il relatore, per non avere sorprese durante le riprese e sforzarsi di immaginare l'elaborazione finale del film.

- Chiedere l'autorizzazione prima di iniziare, al docenti e ai partecipanti, ad essere ripresi come richiesto dalla legge sulla privacy. A chi è contrario verrà chiesto di sedersi nella zona della sala che non verrà mai ripresa (vedi Allegato: zona Discenti X)

- Smorzare l'ansia dei presenti spiegando che se durante gli interventi qualcuno si accorge di non essere stato chiaro, esaustivo, se tossisce o starnutisce,.... non ci sono problemi! riformuli tranquillamente la frase (usando lo stesso tono di voce, involontariamente si tende ad alzarla) perché in fase di montaggio la frase non gradita viene facilmente cancellata. Chiunque può chiedere di sospendere la ripresa per validi motivi (pausa caffè!, per un approfondimento che esula dal tema, ecc.)

- Pregare i partecipanti di ignorarvi, e voi da parte vostra cercate di muovervi lentamente in modo da non attirare l'attenzione

- Invitare i partecipanti ad alzare una mano per chiedere di intervenire e di attendere l'ok del docente, permettendo così a voi di puntare su di lui la videocamera, ed ottimizzare in tal modo l'immagine e l'audio. Quindi il docente, prima di rispondere dia il tempo alla video camera di tornare ad inquadrarlo.

- Utilizzare una seconda videocamera consentirebbe di vivacizzare il film durante il montaggio finale e di affrontare diversamente il punto precedente.

- Riprendere le immagini proiettate su di uno schermo ( videoproiettore, diapositive, ecc) e/o gli oggetti. Normalmente le riprese sono di discreta qualità; tuttavia è consigliabile...

- Riprenderle, a conferenza terminata; lo stesso vale per le foto, gli oggetti mostrati, le copertine dei libri presentati e le immagini citate; tutto ciò potrà essere utile in fase di montaggio.

 

L'ARCHIVIO CON MATERIALE PER IL MONTAGGIO

Una ripresa cinematografica deve essere completata con altro materiale video: spezzoni di flims, foto, disegni, ecc, inerenti al tema o semplicemente tali da concedere un attimo di “respiro” ai partecipanti o per catturare la loro attenzione.

Questo archivio in parte possiamo crearcelo noi stessi (vedi l'ultimo punto del paragrafo precedente), ma soprattutto dobbiamo sapere dove possiamo trovarlo; ... internet ci può aiutare.

 

IL MONTAGGIO

 

I flimati di cui abbiamo sin qui parlato, hanno una finalità didattica, quindi non dobbiamo tendere a fare un montaggio nel quale prevalgono gli effetti speciali o ritmi di 1-2 secondi per immagine (come piacciono ai giovani). Dobbiamo però utilizzare un linguaggio atto a tener viva l'attenzione dei destinatari del filmato e quindi con “equilibrio” possiamo anche usare i suddetti modi di comunicare.

 

Come regola generale dobbiamo ricordare che assemblando il materiale a nostra disposizione ogni 5-8 minuti dobbiamo proporre qualcosa che ravvivi l'attenzione dei destinatari. Ad esempio commentando la “fuga dall'Egitto” si fa apparire la mappa del percorso, o leggendo i “Salmi” quando si parla degli “armenti” si può far apparire una foto con le capre al pascolo. In tale modo chi è attento riceve una conferma visiva di ciò che ode, chi stà allentando l'attenzione viene ricoinvolto, mentre chi stà pensando ad altro, vedendo un'immagine, non può fare a meno di chiedersi: cosa significa questa foto? e quindi c'è la possibilità che torni a lasciarsi coinvolgere dal tema in oggetto.

 

Nella fase iniziale del montaggio è molto importante, fare a tavolino, una scaletta di come si articolerà l'audio visivo, ossia: titoli, sottotitoli, descrizione finalità, programma, testi, immagini coerenti con l'argomento, dove inserire i momenti di silenzio e di dibattito, le conclusioni,ecc.

 

Ora parlando finalmente del montaggio vero e proprio, io procedo nel seguente modo:

controllo la colonna sonora ed elimino, per quanto possibile, le parti indesiderate (frasi ripetute, tentennamenti, colpi di tosse, ecc.) e normalmente anche la relativa parte video.

inserisco Titoli, Sottotitoli, Programma del filmato, i “capitoli” nei quali è suddiviso, i Titoli di chiusura, ecc. e con i relativi sottofondi musicali

blocco l'audio, per evitare di cancellarne per sbaglio alcune parti, ed inizio ad operare sulla parte video con l'inserimento di foto, filmati, testi a piena pagina, testi in sovrimpressione, ecc.

 

Durante la rifinitura di questa fase è indispensabile la presenza del docente per garantirne i contenuti e la qualità dell'audio visivo e ... accelerare l'esecuzione della versione definitiva.

 

Per agevolare le successive modifiche ed aggiornamenti (anche a distanza di anni) bisogna ridurre al minimo i titoli in sovrimpressione perché nella versione definitiva su DVD non possono più essere corretti e farlo significa perde l'immagine sottostante. Anche il sottofondo musicale che accompagna la voce del docente in caso di correzioni provoca dei “vuoti” non colmabili perché sul DVD vi è una sola traccia audio, somma del mix: voce e musica.

 

ULTIMI SPUNTI

 

- Per farsi un po' di esperienza, si potrebbe filmare qualche conferenza e provarne il montaggio.

  • L'ideale sarebbe partecipare a qualche corso per dilettanti, anche i corsi della terza età sono un buon inizio.

 

Quanto sin qui detto deve essere, per tutti noi, un ... punto di partenza!

Letto 3646 volte Ultima modifica il Venerdì, 29 Gennaio 2010 17:55

Search