2Ricordati del popolo
che ti sei acquistato nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tuo possesso,
il monte Sion, dove hai preso dimora.
3Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.
4Ruggirono i tuoi avversari nel tuo tempio,
issarono i loro vessilli come insegna.
5Come chi vibra in alto la scure
nel folto di una selva,
6con l'ascia e con la scure
frantumavano le sue porte.
7Hanno dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome;
8pensavano: "Distruggiamoli tutti";
hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese.
9Non vediamo più le nostre insegne,
non ci sono più profeti
e tra di noi nessuno sa fino a quando...
10Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario,
il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome?
11Perché ritiri la tua mano
e trattieni in seno la destra?
12Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,
ha operato la salvezza nella nostra terra.
13Tu con potenza hai diviso il mare,
hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque.
14Al Leviatàn hai spezzato la testa,
lo hai dato in pasto ai mostri marini.
15Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire,
hai inaridito fiumi perenni.
16Tuo è il giorno e tua è la notte,
la luna e il sole tu li hai creati.
17Tu hai fissato i confini della terra,
l'estate e l'inverno tu li hai ordinati.
18Ricorda: il nemico ha insultato Dio,
un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
19Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
20Sii fedele alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
21L'umile non torni confuso,
l'afflitto e il povero lodino il tuo nome.
22Sorgi, Dio, difendi la tua causa,
ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
23Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici;
il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.
Le righe seguenti ti aiuteranno a meglio comprendere, ad interiorizzare, a pregare il salmo.
Quel popolo che Dio si è acquistato nei tempi antichi, si sente ora respinto da lui, mentre osserva, testimone sgomento e impotente, che i suoi avversari hanno profanato e demolito la dimora del suo nome. “ Fino a quando…..? “ C’è ancora tanta fede e tanto amore, pure nel fondo dello smarrimento e della umiliazione, in questo lamento di tutto un popolo in preghiera, così come nella risposta e egli stesso si dà: “ Eppure Dio è nostro re… “. Ravvivato da questo soffio di fede, il discorso si fa dialogo amorevole e fidente con lui, rammentando gli antichi prodigi della salvezza. E’ preghiera di tutti i tempi. Nella resurrezione del Cristo, al di là dei tempi, la risposta della salvezza.
Rileggi con calma, con spirito meditativo il salmo.
Eventualmente ricorrere alle indicazioni della pagina fissa.
La seguente frase del N.T. potrà esserti di aiuto
“Siamo tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi; portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 2 Cor 4,8-10.”
Quando il salmo sarà divenuto tua preghiera interiore potrai concludere con la seguente colletta salmica:
“Gli angoli della terra sono covi di violenza, è profanata la tua dimora, o Signore: non ritirare la tua mano, sii fedele alla tua Alleanza, non dimenticare la vita dei tuoi servi che soffrono nella persecuzione e nell’oblio”.
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