3 Dio dal cielo si china sui figli dell’uomo
per vedere se c’è un uomo saggio che cerca Dio.
4 Tutti hanno traviato,
tutti sono corrotti;
nessuno fa il bene;
neppure uno.
5 Non comprendono forse i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?
6 Hanno tremato di spavento,
là dove non c’era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.
7 Chi manderà da Sion la salvezza di Israele?
Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo,
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.
Attenzione: questo salmo è identico al salmo 13, salvo piccole varianti ed al fatto storico accennato al verso 6. Qui noi abbiamo dello stesso salmo due redazioni avvenute in epoche diverse.
Le righe seguenti ti aiuteranno a intraprendere meglio e pregare il salmo il cui tema è: la stoltezza del rifiuto di Dio genera la corruzione dell’uomo. Ogni vero peccato è un rifiuto di Dio. Tutti gli uomini hanno, chi più chi meno, traviato e non è dall’uomo che si può sperare la salvezza.
Ma è consolante ciò che dice il versetto 3 tanto più che noi conosciamo il solo giusto.
Rileggi attentamente il salmo per vedere se hai ben compreso.
Eventualmente serviti della pagina fissa.
La frase del Nuovo Testamento cui puoi fare riferimento è:
Se diciamo che siamo senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa… Vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato preso il Padre: Gesù Cristo giusto. Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
(1 Gv 1, 8-9; 2, 1-2)
Ed ora puoi terminare con la colletta salmica.
Volgi dal cielo il tuo sguardo, o Signore, sui figli degli uomini, e dalla
desolante stoltezza di corruzione e di peccato di tutti noi, suscita,
nella tua misericordia, dei veri cercatori di Dio.
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