La coscienza collettiva sta lentamente incorporando la sfida di provvedere alla casa comune, rendendola abitabile per tutti, conservandola nella sua generosità e preservandola nella sua integrità e nel suo splendore. Nasce da qui un ethos mondiale della cura e della responsabilità collettiva, in grado di unire gli esseri umani al di là delle loro differenze culturali, affinché si sentano di fatto come figli e figlie della Terra, che la amano e la rispettano come propria madre.
La creazione si salva quando Cristo, anche se sconosciuto, si forma di nuovo in tutta la famiglia umana e noi torniamo attori in quel dialogo quasi interrotto a cui Dio non ha mai smesso di partecipare.