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Martedì, 01 Novembre 2016 09:32

Aoun, una speranza nuova per il Libano (P. Fadi Sotgiu Rahi)

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Le speranze, nei giorni precedenti alle elezioni in Libano, sono espresse in questo articolo. L'ex generale Aoun è stato effettivamente eletto presidente il 31 ottobre.

Il 31 ottobre 2016, tutto il Libano, dal Nord al Sud, dal Bekaa Ovest fino al Bekaa Est, passando per il Monte Libano, con la sua diversità etnica, religiosa, confessionale e politica, si prepara per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica Libanese.

Dopo due anni e mezzo di vacanza della carica presidenziale, la maggioranza dei libanesi, in particolar modo i cristiani, sperano che lunedì prossimo venga eletto, come nuovo presidente della Repubblica, il Generale Michel (Micel Aoun).

I libanesi, infatti confidano nel sostegno che Saad Hariri (figlio dell’ex-premier Rafiq Hariri, assassinato nel 2005), leader musulmano sunnita, ha dato al candidato presidenziale una settimana fa. Ciò che ha sorpreso, dando la propria fiducia, è stata l’inversione di tendenza di Saad Hariri che sino a poco tempo fa appoggiava il capo del partito politico al “Marada”, Suleiman Frangiyeh.

Il Generale Aoun (83 anni) è stato a capo del governo militare in Libano nel 1988, inoltre guidò la guerra contro la presenza dei soldati siriani in Libano nel 1989, successivamente venne mandato in esilio (Francia) per quindici anni e ritornò il 7 maggio 2005 in Libano, dopo l’evacuazione dell’ultimo militare siriano‎‮ ‬avvenuta‭ ‬il‭ ‬26‭ ‬aprile dello stesso anno.

Oggi, Aoun, in Libano, presiede il blocco parlamentare cristiano (21/128 deputati) più numeroso e il secondo blocco parlamentare nazionale dopo quello di Saad Hariri. Perciò, nel caso in cui venisse eletto presidente della Repubblica Libanese, Aoun sarebbe il primo presidente popolare parlamentare dopo il presidente eletto e martire Bashir (Bacir) Gemayel, nel 1982.

Qualche mese fa il leader cristiano, Samir Geagea, presidente delle Forze libanesi e acerrimo nemico di Aoun durante la guerra di liberazione nel 1989 aveva sostenuto Aoun come candidato presidenziale. Ancora prima era stato presentato come candidato alla presidenza dal partito musulmano sciita Hezbullah. Ora il generale Michel Aoun è sostenuto anche dai drusi, in particolare, dalla famiglia drusa Arslan; mentre la famiglia Giumblatt e i suoi alleati appoggiano il terzo candidato presidenziale Henri el-Helo.

Il Libano sta provando ogni giorno a mantenere la sua indipendenza e la sua sovranità, nonostante la grande guerra in Siria e in Iraq e tutta la confusione nel Medio Oriente e nel Mondo Arabo. Per questo tutti i capi libanesi stanno provando nelle ultime due settimane a promuovere l’elezione di un nuovo presidente che abbia le capacità di dirigere la nazione.

La speranza aumenta quotidianamente ed è iniziato il conto alla rovescia. La gente decora le strade e le finestre con le foto del Generale Aoun e le suppliche al Signore si alzano al cielo per la sua vittoria. Ogni giorno vediamo dei convogli in varie città e luoghi che appoggiano il grande capo cristiano Aoun.

Il 31 ottobre si contenderanno la carica di presidente tre candidati: Aoun, Frangiyeh ed Helu. Verranno eletti indirettamente dai deputati parlamentari e non dal popolo. La maggioranza parlamentare appoggia Aoun, ma contro la sua candidatura si schierano i sunniti e gli sciiti capeggiati dal presidente del parlamento, Nabih Berri.

P. Fadi Sotgiu Rahi

 

Letto 3009 volte Ultima modifica il Martedì, 01 Novembre 2016 09:47
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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