Nacque a Costantinopoli da nobile famiglia cristiana verso il 580. Terminati gli studi, entrò nella carriera amministrativa e divenne il primo segretario dell'imperatore Eraclio.

Insoddisfatto degli onori e della vita corrotta della corte, si ritirò in un monastero di Crisopoli, l'odierna Scutari, ove rimase una decina d'anni. Nel 628, a causa delle continue incursioni dei persiani, si rifugiò nell'Africa latina. Combattè strenuamente il monofìsismo e il monotelismo e, proprio per la sua incrollabile fermezza nella vera fede, fu deportato in esilio nel Caucaso dove morì nel 662, stremato dalle privazioni e dalle torture.

A Cristo Salvatore

Cristo, mio salvatore, forniscimi la tua grazia
perché con essa raggiunga la meta,
impresa grandissima e per me salutare.
Né la pioggia scrosciante né le correnti impetuose
né le violente tempeste potranno scuotere,
nemmeno un pochino, la mia casa.
Sul tuo inconcusso fondamento, o Salvatore, sta la costruzione.
Dammi la tua mano, sii tu il mio aiuto,
porta a compimento ogni cosa affinché io ti lodi
come largitore dei beni più veri
e come realizzatore delle realtà che salvano gli uomini.
Senza di te, onnipotente, nulla:
né azione, né intenzione, né pensiero, né respiro, nessuna di tutte le cose, anche quelle di migliore condizione,
conseguirà assolutamente il proprio fine.
Signore, quando mi hai creato, mi hai dato un corpo e un'anima,
quando sono caduto, mi hai rialzato
e mi hai guidato al cielo...
Senza alcun merito da parte mia, tu mi collocherai
là, nelle tue sedi, a vivere in eterno
e cantarti l'inno della tua gloria
con i puri spiriti e con tutti i giusti.

(Patrologiae cursus completus, ser. Graeca, di J.-P. Migne, Parigi, 91, 1422-1424).

(da Preghiamo con i Padri della Chiesa, 1992, ed. Paoline. Biografia, p. 212; A Cristo Salvatore, pp. 61-62)