"Basta così poco per essere spazzati via tutti. È sufficiente un folle che schiacci un pulsante col dito – per divertimento, per rivalsa o semplicemente per vedere come vada a finire".
Osservo che ogni tempo ha avuto le sue difficoltà. La generazione che ci ha preceduto ha sperimentato Hiroshima e Nagasaki. La Shoà. La distruzione di intere città. La morte di cinquanta milioni di persone, per lo più civili, gente inerme, donne e bambini.
Cerco di risalire nel tempo con altri esempi, ma m’interrompe: "Non continuare. Anch’io conosco molto bene tutto questo. Eppure non posso fare a meno di chiedere a Dio ragione di questi tempi difficili. Se siamo gli ignari attori di un oscuro castigo...".
Potrei parlargli di speranze, di utopie e della forza dei sogni sul nostro agire. Ma mi rendo conto che in questo momento per lui risuonerebbero unicamente belle, vacue parole.
Riesco soltanto a sussurrare: "Viviamo, amico: è questo il nostro tempo!".
Fausto Ferrari