Pessimi/e attori/attrici (per la maggior parte) devono produrre una manifestazione dei sentimenti che si rivela isterica. Piangono finte lacrime. Si sforzano di mostrarsi arrabbiati, angosciati, impauriti, felici…
In realtà avvertiamo in noi un certo disagio e - sicuramente a livello inconscio - percepiamo tutt’altro (o percepiamo l’incongruità tra quello che viene espresso e quello che dovrebbe essere espresso). Si baciano, pronunciano dichiarazioni, dicono: ti amo, fanno all’amore… In realtà sono freddi, meccanici. Sono manichini.
E noi che assistiamo a tutto ciò per ore e ore ogni giorno per tutti i giorni...
Di fronte a questa babelica mistificazione dei sentimenti - ben lontana dalla funzione catartica dell'antica tragedia greca - non sappiamo più cosa voglia dire amare ed odiare, non sappiamo più pronunciare parole che possano essere udite dai cuori e non sappiamo più comunicare le nostre solitudini né i nostri desideri.
Fausto Ferrari