Associazione teologica italiana per lo studio della morale
I problemi cruciali del nostro tempo
di Romano Altobelli *
Il Concilio Vaticano II e il post-concilio sono il frutto di quanto la liturgia ci fa domandare: “Mostraci la tua continua benevolenza, o Signore, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l’opera della tua creazione e custodisci la comunità ecclesiale che hai rinnovata” (Colletta della 18a domenica del tempo ordinario). E’ la lex orandi che conduce la Chiesa alla lex vivendi: il Vaticano II ha rivoluzionato la cristianità e ha immesso nella vita ecclesiale la capacità di scoprire i semina Verbi sparsi nei solchi della storia.
L’assistenza dello Spirito al nuovo popolo di Dio si è manifestata nel Concilio, opera ri-creatrice della comunità dei fedeli cristiani. Esso è definito concilio “pastorale”, perché con il dinamismo dello Spirito Gesù ha guidato alla pastoralità tutta la teologia. Egli mediatore e pienezza di tutta la rivelazione, attraverso gesta et verba, compie la storia della salvezza; le sue parole proclamano le opere e illuminano il mistero (cf Dei Verbum 2).
La dinamica innovatrice della parola di Dio ha toccato tutte le discipline teologiche, perché i fedeli avessero “un contatto più vivo con il mistero di Cristo e con la storia della salvezza” (OT 16). Una particolare attenzione è stata data alla teologia morale, nel passato caratterizzata dalla casistica, dalla legge e dal diritto canonico. Aveva bisogno di un nuovo orientamento: “Si ponga speciale cura nel perfezionare la teologia morale in modo che la sua esposizione scientifica, maggiormente fondata sulla sacra Scrittura,illustri l’altezza della vocazione dei fedeli in Cristo e il loro obbligo di apportare frutto nella carità per la vita del mondo” (OT 16).
La richiesta dell’Optatam totius è stata subito accolta dai teologi morali italiani ed è nata l’Associazione italiana dei teologi moralisti, poi denominata Associazione teologica italiana per lo studio della morale. Terminato il Concilio il domenicano padre Dalmazio Mongillo (che ci ha lasciato il 13.7.2005) e il redentorista padre Domenico Capone (Majorano Sabatino, “Capone Domenico” (1907-1995), in Lexicon. Dizionario dei teologici, Piemme 1998, Casale M. (AL), impegnato durante uil Concilio per una teologia morale fondata sul mistero di Cristo, sulla dignità della persona umana e sulla coscienza, realizzano l’idea ispiratrice di radunare in associazione i moralisti italiani.
Si concretizza a Napoli nel primo congresso dei moralisti su “L’insegnamento della teologia morale dopo il concilio Vaticano II” (12-16:4:1966): Mongillo ne fu il primo segretario accanto a Tullo Goffi, primo presidente. Subentrarono poi come presidenti fino ad oggi: Enrico Chiavacci, Giannino Piana, Luigi Lorenzetti, Francesco Compagnoni, Salvatore Privitera, Romano Altobelli e, dal luglio 2006, Karl Golser.
Sono soci dell’associazione gli autorevoli teologi morali già ricordati e molti altri delle pontificie università di Roma e delle altre facoltà teologiche. Nel nuovo albo, in preparazione, ci sono circa 150 soci effettivi. L’associazione conta sacerdoti e religiosi/e, ma anche una qualificata presenza di teologi e teologhe laici, impegnati nella docenza e nello studio.
Nuova denominazione
Il 21.10.2004 è stata costituita l’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (Atism) secondo le norme giuridiche dello Stato italiano con atto notarile e regolata dagli artt. 36 e ss. del Codice civile e dello statuto. Si attende nel corrente anno il riconoscimento della Conferenza episcopale italiana ai sensi dei canoni 321-326 del Codice di diritto canonico. Con l’atto costitutivo notarile è stato approvato lo statuto rinnovato.
Sinteticamente, lo scopo dell’associazione è lo studio, la ricerca, la promozione, il dialogo nella teologia morale, secondo quanto recita lo statuto: “Lo scopo è, in particolare, favorire gli studi e ricerche nel settore della teologia morale; la promozione sociale delle acquisizioni in ambito teologico morale; il dialogo con le Chiese cristiane sulla teologia morale; il dialogo interreligioso e interculturale su temi inerenti alla teologia morale; la collaborazione tra docenti e cultori di scienze morali in Italia e all’estero; la specializzazione dei propri membri e la loro reciproca solidarietà”.
Per raggiungere tali finalità ha contatti e collaborazione con gli istituti di ricerca e con le associazioni teologiche e culturali affini; pubblica studi nel settore morale; organizza corsi, convegni e incontri d’aggiornamento; favorisce contatti dei professori tra loro e con docenti di scienze simili; offre consulenza e collaborazione agli organi ecclesiali.
I 150 soci sono presenti nelle quattro aree del territorio italiano e formano le sezioni: settentrionale (regioni del Nord), centrale (regioni del Centro e Sardegna), meridionale (regioni del Sud), Sicilia.
Il cammino dell’associazione è scandito dai congressi biennali, dai seminari nazionali e incontri annuali delle sezioni territoriali. Queste attività sono svolte nelle diverse diocesi con lo scopo di svolgere un servizio per una maturazione di fede adulta e vissuta, ponendo l’accento sulle problematiche morali emergenti in campo civile ed ecclesiale.
L’impegno dell’Atism è collaborare con la Cei e le Chiese locali che ci ospitano. Ecco perché è fondamentale la presenza costante del vescovo ai lavori, all’organizzazione, alla celebrazione dell’eucaristia. Agli incontri è notevole la partecipazione di sacerdoti e laici-laiche impegnati nell’insegnamento, nella pastorale diocesana e parrocchiale; in loro è sempre sentito l’interesse per i temi proposti e studiati. Nostra intenzione è continuare a coinvolgere le Chiese locali per la diffusione della cultura teologico-morale.
Tematiche impegnative
Le problematiche trattate sono le più urgenti e impegnative del momento. Ricordiamo quelle degli ultimi convegni: “L’etica delle virtù”, ‘L’etica delle beatitudini”, “L’etica della responsabilità di fronte al futuro”, da cui è scaturito il tema, quasi come anticipazione del convegno di Verona, “La speranza umana e la speranza escatologica”; nell’ultimo congresso tenuto a Oristano il 6-10.9.2004 si è inteso ripercorrere i problemi della bioetica a dieci anni dall’enciclica Evangelium vitae con il titolo “La casa della vita”. Gli Atti di ogni congresso sono pubblicati dalle Edizioni San Paolo nella collana “Teologia e Morale. Studi e testi”.
I seminari nazionali, della durata di una settimana, sono tenuti anch’essi in diverse diocesi; hanno come guida professori e cultori della disciplina. I destinatari sono i soci, gli specializzandi e tutti gli interessati all’argomento. Sono prese in considerazione sia le problematiche interne alla disciplina sia quelle di maggiore attualità: “Rapporto tra morale fondamentale e morale speciale”; “Educazione morale dei giovani”; “Etica e tecnologie dell’informazione nell’era di Internet”; “Il rinnovamento teologico-morale in Italia dal Vaticano Il ad oggi”.
Ogni sezione, per iniziativa del delegato zonale, organizza nell’anno momenti d’incontro tra soci per fraternizzare e affrontare questioni proprie della materia. Per accennare agli incontri dell’ultimo anno, ricordiamo il tema “Globalizzazione e politica: un nuovo ordine morale?” della Sezione settentrionale; “Lettura trasversale dell’enciclica Deus caritas est di Benedetto XVI” della Sezione centrale; “Neuroscienze e comportamento umano” della Sezione meridionale; “La riflessione bioetica del magistero ecclesiale per la società contemporanea” della Sezione Sicilia.
La Rivista di teologia morale delle Edizioni Dehoniane di Bologna è pubblicata in collaborazione con i teologi moralisti dell’Atism. I consulenti alla direzione appartengono quasi nella totalità all’associazione. Nella rivista l’Atism cura la rubrica “Itinerari Atism” per favorire il collegamento e la comunicazione tra i soci, per dare informazioni tempestive e indicare le attività di rilievo in ambito associativo.
Il cammino dell’associazione guarda al futuro. E’ stato celebrato il primo congresso internazionale interculturale di teologi moralisti cattolici a Padova (8-11.7.2006), nel corso del quale ha avuto luogo l’Assemblea generale Atism per il rinnovo delle cariche sociali e la programmazione del prossimo quadriennio. In autunno sarà in libreria Sfide etiche della globalizzazione (collana “Itinerari etici”, Città Nuova). Sono in fase di studio tre argomenti spinosi, complessi e delicati: “Il celibato sacerdotale e vuoti ministeriali”; “Divorziati risposati e sacramenti”; “La morte”: faranno parte della stessa collana di Città Nuova.
Le tematiche morali di oggi creano problemi nel mondo civile e tra i cristiani. La teologia morale vuole condurre i fedeli alla riscoperta dell’altissima vocazione in Cristo, perché portino frutti di carità per la vita del mondo; vuole richiamare alla consapevolezza della dignità di ogni persona, che vive nell’attuale storia sociale da laico o da credente.
Il Vangelo della carità
I sacerdoti e i laici impegnati nella pastorale, I gruppi e i movimenti possono fare riferimento all’Atism per un aiuto nella formazione morale cristiana, per i difficili e complessi problemi di morale umana e cristiana. Spesso, infatti, si notano idee confuse e inquinate da ideologie e culture anti-umane, laiciste, anticlericali.
Chi è sensibile a una vita morale sociale e/o cristiana può far riferimento agli Atti dei congressi, alla collana “Itinerari etici”, alla Rivista di teologia morale, che trattano i problemi cruciali del nostro tempo: le virtù, le beatitudini, il futuro, la speranza, la bioetica, la pedofilia, Internet, dottrina sociale della Chiesa, eucaristia e teologia morale, fecondazione assistita, coppie di fatto, ecc.
Vanno ricordati i validi e unici strumenti prodotti e curati da teologi moralisti dell’Atism con la collaborazione, in larga misura, di soci: Nuovo Dizionario di Teologia morale (Ed. Paoline), Dizionario di Bioetica (Città Nuova-ISB), Enciclopedia di bioetica e sessualità (LDC), Dizionario di teologia della pace (EDB).
In conclusione, prendendo spunto dalla Evangelii nuntiandi di Paolo VI, diciamo che la teologia morale mira a tener presenti e uniti l’elemento antropologico (l’uomo concreto condizionato dalle questioni umane, sociali, economiche), teologico (non si può dissociare la creazione dalla redenzione), evangelico della carità (la crescita autentica dell’uomo avviene proclamando il comandamento nuovo dell’amore, promuovendo la giustizia e la pace vera).
«E impossibile accettare che nell’evangelizzazione si possa o si debba trascurare l’importanza dei problemi, oggi così dibattuti, che riguardano la giustizia, la liberazione, lo sviluppo e la pace nel mondo. Sarebbe dimenticare la lezione che viene dal Vangelo sull’amore del prossimo sofferente e bisognoso» (EN 31). La teologia morale non può non tener conto di tanta saggezza.
(da Vita Pastorale, novembre 2006)
Bibliografia
Compagnoni F. - Privitera 5. (curr.), Il futuro come responsabilità etica, San Paolo 2002, Cinisello B. (Mi); Compagnoni F. - Privitera S. (curr.) Speranza umana e speranza escatologica, San Paolo 2004; Altobelli R. - Privitera S. (curr.), La casa della vita, San Paolo 2006; Leone S. (ed.), L’innocenza tradita. Pedofilia: il punto sulla questione, Città Nuova 2006, Roma; Altobelli R. - Leone S. (edd.). La morale riflessa nel monitor. Internet ed etica, Città Nuova 2006; Rivista di Teologia Morale, trimestrale diretto da Lorenzetti L., EDB, Bologna.