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Giovedì, 26 Gennaio 2023 18:35

IV Domenica del Tempo Ordinario – 29 Gennaio 2023

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Omelia

di Don Paolo Scquizzato,

Prima lettura: Sof 2,3; 3,12-13

3Cercate il Signore
voi tutti, poveri della terra,
che eseguite i suoi ordini,
cercate la giustizia,
cercate l'umiltà;
forse potrete trovarvi al riparo
nel giorno dell'ira del Signore.

12Lascerò in mezzo a te
un popolo umile e povero».
Confiderà nel nome del Signore
13il resto d'Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.

Salmo: 145

Rit.: Beati i poveri in spirito

Alleluia, Alleluia, Alleluia.


Il Signore rimane fedele per sempre,

7 rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri, Rit.

8 il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,

9 il Signore protegge i forestieri, Rit.

egli sostiene l'orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.

10 Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit.

Seconda lettura: 1cor 1,26-31

26Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. 27Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; 28quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, 29perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. 30Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, 31perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore.

Canto del Vangelo: Mt 5,12a

Alleluia, alleluia!

12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

Alleluia!

Vangelo: Mt 5,1-12a

1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

OMELIA

 

È questione di ‘cambiare punto di vista’ sul mondo.

 

Balducci si domanda come vedevano il mondo i deportati di Auschwitz e Mauthausen, loro che erano nella verità. Perché solo chi porta su di sé fino all’estremo, fino al limite dell’annientamento, il peso della storia ha il privilegio – seppur incenerito – di conoscere immediatamente il significato del mondo.

Ora la medesima domanda potremmo farcela riguardo i nuovi deportati della storia contemporanea: come vedranno il nostro mondo i poveri costretti a dormire all’addiaccio, i profughi forzati a lasciare la loro terra, chi vive al limite della sopravvivenza, tutti coloro che non fanno parte della società che conta?

Questo nostro mondo culturalmente elevato, di scoperte tecnologiche impressionanti, di ricchezze ammassate; questa nostra civiltà paladina della giustizia, dell’equità sociale, della fratellanza universale … come verrà letto dagli occhi di chi sta lentamente scivolando verso la disperazione?

 

Il messaggio delle cosiddette beatitudini, questo discorso rivoluzionario e di rottura di Gesù di Nazareth, non è rivolto a quei cristiani che edificano la loro sicurezza sul potere, l’avere e il successo, fondamento proprio di ogni sistema mondano, ma alla massa indistinta di donne e uomini che fanno fatica a vivere, affamati di giustizia e perseguitati, umiliati e offesi.

 

Le ‘beatitudini’, non sono però mera consolazione. Questa ‘Magna Carta’ del cristiano è piuttosto norma di vita, scelta di campo, ferma decisione da che parte stare.

«Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio» (1Cor 1, 28s.).

Saremo dalla parte di Dio solo nella misura in cui saremo dalla parte dei disprezzati e degli ignobili di questo mondo e di coloro che il mondo ha contribuito a ridurre a nulla.

Dio sarà dalla nostra parte nella misura in cui saremo dalla parte di coloro che portano il peso, come immani cariatidi, delle nostre ingiustizie, e subiscono la violenza per assicurare la nostra pace menzognera.

Andrà da sé che chi farà proprio l’ideale di giustizia che dà onore ai poveri e aprirà la strada ai miseri, non troverà udienza e spazio nel mondo che conta. Ma questa solitudine, frutto di una scelta finalmente cristiana, dirà che siamo dalla parte giusta. Ma in fondo soli non lo si sarà mai, perché il prendersi cura dei senza volto, ridarà a noi il nostro volto autentico, grazie al quale saremo riconosciuti dall’Amore stesso perché in ultimo, gli rassomiglieremo.

 

 

 

 

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:

  • 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.

  • Saremo dalla parte di Dio solo nella misura in cui saremo dalla parte dei disprezzati e degli ignobili di questo mondo e di coloro che il mondo ha contribuito a ridurre a nulla.

    Buon cammino

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    Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola

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    Letto 4881 volte Ultima modifica il Giovedì, 26 Gennaio 2023 18:38

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