V'è nel mio cuore un canto misterioso,
d'amor, di luce e di silenzio fatto.
Esso sta là, nel più profondo ascoso;
non sale al labbro.
Fremiti d'ali, sboccio di corolle,
un volteggiar di petali nell'aura
profumata, cadenti sopra zolle
di terra arata.
Sogni di mamme con una culla accanto,
gioie serene e trepide speranze,
forman le note acute del mio canto;
mentre le gravi
formate son dal sanguinar dei cuori,
da gemiti repressi e muto pianto
d'alme e di corpi oppressi dai dolori
di questa vita.
E' questo il canto che si canta in cuore
e che orecchio mortal non può ascoltare:
ma ben l'ascolti Tu, dolce Signore,
quale preghiera!
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