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Venerdì, 30 Marzo 2018 17:47

Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore – Domenica 1 Aprile 2018 -

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Prima lettura: At 10,34a.37-43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

Amen

Salmo: 117

Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

Rendete grazie al Signore perché è buono,

perché il suo amore è per sempre.

Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre». Rit.

La destra del Signore si è innalzata,

la destra del Signore ha fatto prodezze.

Non morirò, ma resterò in vita

e annuncerò le opere del Signore. Rit.

La pietra scartata dai costruttori

è divenuta la pietra d’angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:

una meraviglia ai nostri occhi. Rit.

Alleluia, Alleluia, Alleluia.


Seconda lettura: Col 3,1-4

Cercate le cose di lassù, dove è Cristo

Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.

Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (1Cor 5,7-8)

Alleluia, alleluia.

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:

facciamo festa nel Signore.

Alleluia

Vangelo: Gv 20,1-9

Egli doveva risuscitare dai morti.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.

Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore

OMELIA

Per Giovanni, la prima a recarsi nel giardino dove il suo amato è andato a riposare, è la Maddalena, la donna profondamente amata da Gesù, l’amica liberata da un male che la teneva prigioniera e riportata in vita. Vi si reca “al mattino quando era ancora buio”, ovvero quando dentro lei vi era ancora la tenebra della domanda, del dubbio ma che al contempo cominciava a risplendere la prima luce dell’alba, la consapevolezza che qualcosa doveva comunque accadere, perché l’amore è fedele, non tradisce.

Quante volte avrà sentito dalla bocca di Gesù questa frase: «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24). Ora questa donna fa propria la pazienza del contadino, sta lì sapendo che comunque vadano le cose, quel seme sboccerà. L’amore seminato è destinato sempre a portare frutto. Questa è la legge della natura e della vita.

Credere nella risurrezione significa in ultima istanza credere all’amore. Perché non risorge chi muore ma solo chi ama.

Dopo Maria di Magdala, a quel sepolcro giungerà per primo Giovanni (v. 4), il discepolo amato. L’amore mette ali ai piedi, e possiede il primato su tutto. Arriva per primo ma sa attendere (v. 5): l’amore aspetta sempre l’altro, perché altro da noi, e in quanto tale va atteso. Non si può far esperienza del Risorto da soli! È solo l’amore, in quanto capace di attenzione all’altro, che fa sperimentare la vita risorta (cfr. 1Gv 3, 14).

E cosa vede l’amore? Letteralmente il testo dice: «Teli di lino stesi là» (v. 5). Sono teli nuziali imbevuti di trenta chili di profumo! (cfr. Gv 19, 39). Il sepolcro si è trasformato in alcova. In quel sepolcro andremo ad adagiarci anche noi tutti, ma in virtù di quel giorno uno, saremo deposti su di un letto nuziale; s’incontrerà lo Sposo che proprio là ci ha preceduti e unendoci a lui avremo la vita per sempre. Dio ha conosciuto la morte perché noi cessassimo di conoscerla per sempre. La morte non è più un male, ha perso il suo lato sinistro, e si è trasformata in sorella morte (san Francesco), possibilità dell’unione con lo Sposo per essere finalmente un tutt’uno con lui, e facoltà di amare come ha amato lui.

Buona Pasqua di risurrezione!

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:

  • … vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

  • «se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» (Gv 12, 24)

Buon cammino!

"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola”

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Letto 33488 volte Ultima modifica il Venerdì, 30 Marzo 2018 18:07

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