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Mercoledì, 06 Dicembre 2017 18:57

Daniele

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Daniele

di P. Franco Gioannetti

Il libro di Daniele nel suo contenuto possiamo considerarlo diviso in due parti:

  • I capitoli 1-6 sono racconti

  • i capitoli 7-12 sono visioni, ambientati tutti fittiziamente in Babilonia.

L’epoca in cui viene scritto è un’epoca di grave persecuzione contro gli ebrei, tra il 167 e il 164 A.C. Daniele usa un linguaggio apocalittico e ci presenta la vittoria dei perseguitati e la speranza della venuta del Regno.

E’ stato scritto per sostenere i perseguitati (Dan 2,24-47). E’ un racconto ambientato fittiziamente all’epoca dell’esilio, ma con riferimento alle persecuzioni dei Giudei da parte dei Seleucidi ( una dinastia di origine pagana) che vogliono introdurre culto e abitudini pagane. (Dn 6, 1-29). Daniele, il profeta, scrive di questa situazione usando il linguaggio "apocalittico " (cioè descrivendo visioni attraverso immagini simboliche)

Dn 7,1-14 contrappone il potere degli imperi, che si succedettero da Nabucodonosor fino ad Antioco IV, re persecutore, con il nuovo regno che sarà conferito “ai santi dell’Altissimo” che è un regno con caratteristiche escatologiche (universale, eterno,indistruttibile)

Egli dice che dopo le persecuzioni e le prove si avrà la fine delle sventure e del peccato e l’avvento appunto del “regno dei Santi” governato da un “Figlio di uomo” il cui impero non passerà.

L’espressione “Figlio di uomo" denota una pienezza di significato che questa espressione assume qui e non aveva ad esempio nel libro di Ezechiele o nei Salmi.

Questa diversità di significato inizia proprio con l’uso che ne fa il libro di Daniele nella seconda parte (Dn 7 e Dn 1 2) detta anche Apocalisse di Daniele.

E’ proprio in seno allo stile apocalittico degli scritti giudei che l'espressione “Figlio di uomo" non ha conservato il suo significato originario, ma ha cominciato ad ampliare il suo sigificato fino avere una portata messianica che l’espressione avrà nel Nuovo Testamento.

La lettura cristiana del libro di Daniele vi ha visto infatti una figura chiaramente messianica confermata dall’uso preferenziale che ne farà Gesù di questa espressione riferendola a se stesso.

Il libro è destinato a sostenere la fede e la speranza dei giudei perseguitati da Antioco IV.

Si avrà si avrà la fine delle sventure e del peccato e l’avvento del “regno dei santi” governato da un “Figlio di uomo" il cui regno non passerà. Quest’attesa della fine, quasta speranza del regno la troviamo in tutto il libro. Dio ne assicura 1’avvento in un momento che ha fissato. I momenti della storia del mondo sono momenti del disegno divino. Il passato, il presente, l'avvenire sono profezia, perché tutto è visto nella luce di Dio.

Il segreto di Dio è svelato tramite esseri misteriosi che soso i messaggeri e gli agenti dell'Altissimo.

La rivelazione concerne il disegno nascosto di Dio sul suo popolo e sui popoli. Tocca le nazioni, come individui. Un testo importante sulla resurrezione annunzia il risveglio dei morti per una vita o un obbrobrio eterni.

Il Regno si estenderà a tutti i popoli, sarà senza fine.

Brani da leggere

Dn Cap 7

Dn. 2/ 18-47 successione degli imperi o Regno messianico

Dn 3/1-50 e Dn , 3/91-97 Denuncia dei Giudei e Miracolo

Dns 6/1-29 Violenza dela fede ebrea

Dn. 2/18-21 Il figlio dell'uomo

Domande

1) Che significato hanno per Daniele le difficoltà del suo tempo? e le difficoltà del nostro tempo per una testimonianza?

2) Come e dove vedi l'intervento del "Messia, Pastore, Servo di Yahvè, Figlio dell'Uomo" nel nostro tempo?

3) Difficoltà di allora ……. difficoltà di oggi ……

  • Imperi di allora ……. imperi di oggi …….

  • Speranza ieri …… speranza di oggi ……

  • Sapresti individuarla?

 

 

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"Cammino di Fede"

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