e non sanno – non vogliono sapere
che il tuo cielo
non è nell'azzurro o tinto di fiabe
ma è nel cuore dell'uomo
e si chiama amore
Povero Gesù Bambino
– ti cantano in coro
che vieni deposto in una grotta
ma non c'è posto
nel nostro cuore
non c'è posto
per un po' d'amore
Povero Gesù Bambino
– ti cantano in coro
che stai tremando al freddo e al gelo
e non vediamo chi sta ora tremando
fingendo di non intendere
delle infinite stragi d'innocenti
su entrambe le sponde di questi mari
Povero Gesù Bambino
– ti cantano in coro
che mancano panni e fuoco
e si travestono da Magi
quali lupi tra agnelli
prodighi maestri d'indifferenza
per squartare in tanti brandelli
l'intelligenza e l'umana decenza
Povero Gesù Bambino
– ti cantano in coro
che tu piangi nel vederci così ingrati
ma le tue lacrime hanno un altro sapore
partorite dall'insensibilità e dal cinismo
che hanno preso possesso del nostro cuore
davanti al dolore del mondo
Povero Gesù Bambino
– io non ho parole
colmo del mistero di questa notte
resto silente e in te
scorgo la vita germogliare ancora
tra i deserti e gli echi di morte
dei nostri dissennati giorni
Fausto Ferrari (marista)
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