La fede per la Bibbia ha due poli:
- fiducia che si pone in una persona fedele e che impegna totalmente (aspetto istintivo)
- cogliere attraverso parola o segni realtà trascendentali (aspetto razionale).
Abramo è il padre dei credenti: è colui nel quale si è manifestata la fede in modo pieno e completo. Preannuncia coloro che scopriranno il vero Dio. (Gè. 12, Is - Gen. 15,6 - Gen. 22)
LA FEDE ESIGENZA DELL'ALLEANZA
Dio si rivela a Mosé (Es. 3,1 1-15) il quale risponde con immediata e salda fede (Ebr. 11, 23—29); comunica al popolo il disegno di Dio e il popolo di Israele è chiamato a rispondere con fiducia a credere a Dio e a Mosè (Es. 14,31 - Ebr. 11,29).
L'alleanza di cui Dio è il protagonista richiederà da Israèle una risposta chiara e personale (Es. I9,3-9): La Fede.
Ora, ascoltare Javhé, significa anzitutto credere il Lui (Deut. 9,23) (rivelazione; risposta; fede; obbedienza).
La storia di Israele è un modo per il popolo di Dio di confessare una fede. L'adesione all'Alleanza da parte di Dio è totale e continua ma esige la fede come risposta, nonostante le infedeltà (peccato)» (Ebr. 11,30ss) (Deut. 7,17-24; 31,3-8) (Deut. 26, 5-9; 6,20) (Es. 12,26)
Le difficoltà dell'esistenza sono una tentazione per la fede. I profeti hanno avuto la funzione di proclamare la fede nei momenti di pericolo o difficoltà del popolo di Israele, (Is. 3O,15; 41,17) (Os. 2,7; 1,7)
La fede non è solo qualcosa di contingente, immediato, personale, ma c'è anche una proiezione nel futuro con un salto di qualità. L'Alleanza per realizzarsi ha bisogno della risposta della fede. Questa fede all'Israele storico mancava, (causa delle disgrazie di Israele). Per i profeti perciò diventa una realtà futura che verrà concessa da Dio all'Israele della Nuova Eterna Alleanza.
La fede è anche fonte della conoscenza e dell'obbedienza. La fede annunciata e vissuta dai profeti (impegno e atteggiamento personale) è il veicolo per riunire il resto annunciato da profeti. (Ger. 1 ; Is. 8,16)
Anche nei profeti c'è una maturazione della visione del rapporto di Dio con il suo popolo, non più salvato come nazione, ma intravedono la comunità, il resto e la figura del Servo di Dio come i mezzi per arrivare alla salvezza dell'uomo.
La missione del Servo è universale.
Infatti la fede unirà prima il popolo di Israele e grazie alla fede si aprirà alle altre nazioni e proprio nella fede si scoprirà il Dio Unico. La fede è l'elemento unico di unione per tutti. (ls. 42,4)
Una conseguenza della rivelazione e della risposta di fede è la consapevolezza (sapienza) alla quale fanno seguito risposte diverse: preghiera (dialogo con Dio), testimonianza, ammirazione di quanto viene da Dio.
Nel rapporto di fede nascono quindi nuove esigenze (ad es. la comunità dei santi e l'immortalità). (Gb. 19,25; 42,2; Sal 40,13-18; Is. 61,1; 2 Mac. 7).