5 Sono annoverato tra quelli che scendono nella fossa,sono come un morto ormai privo di forza.
6 E' tra i morti il mio giaciglio,sono come gli uccisi stesi nel sepolcro,dei quali tu non conservi il ricordo e che la tua mano ha abbandonato.
7 Mi hai gettato nella fossa profonda,nelle tenebre e nell'ombra di morte.
8 Pesa su di me il tuo sdegno e con tutti i tuoi flutti mi sommergi.
9 Hai allontanato da me i miei compagni,mi hai reso per loro un orrore.Sono prigioniero senza scampo;
10 si consumano i miei occhi nel patire.Tutto il giorno ti chiamo, Signore,verso di te protendo le mie mani.
11 Compi forse prodigi per i morti?O sorgono le ombre a darti lode?
12 Si celebra forse la tua bontà nel sepolcro,la tua fedeltà negli inferi?
13 Nelle tenebre si conoscono forse i tuoi prodigi,la tua giustizia nel paese dell'oblio?
14 Ma io a te, Signore, grido aiuto,e al mattino giunge a te la mia preghiera.
15 Perché, Signore, mi respingi,perché mi nascondi il tuo volto?
16 Sono infelice e morente dall'infanzia,sono sfinito, oppresso dai tuoi terrori.
17 Sopra di me è passata la tua ira,i tuoi spaventi mi hanno annientato,
18 mi circondano come acqua tutto il giorno,tutti insieme mi avvolgono.
19 Hai allontanato da me amici e conoscenti,mi sono compagne solo le tenebre.
Ora leggi le righe seguenti che possono aiutarti a comprendere il Salmo.
Questo salmo di dolore e di tenebre è un dialogo, una tenace preghiera al Tu divino, cui il salmista protende le mani giorni e notte.
La frase del Nuovo Testamento cui puoi fare riferimento è:
“Questa è la vostra ora, l’impero delle tenebre”. Lc 22,53Fai uno spazio di silenzio e di interiorizzazione
e poi concludi con la seguente colletta salmica.
PREGHIAMO
Donaci, Signore, di amare il mistero della tua umiliazione nell’impotenza del sepolcro,e di imparare da te la paziente attesa, perché il chicco che si macera nell’umiltà del solco, prepari la fecondità della spiga.
Clicca qui per tornate all'INDICE del TEMA: “Salmi”