4Ricorderò Raab e Babilonia fra quelli che mi conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia:
tutti là sono nati.
5Si dirà di Sion: “L'uno e l'altro è nato in essa
e l'Altissimo la tiene salda”.
6Il Signore scriverà nel libro dei popoli:
“Là costui è nato”.
7E danzando canteranno:
“Sono in te tutte le mie sorgenti”.
Aiutati ora, per quanto possibile con le righe seguenti.
Il salmista contempla estasiato la città di Dio, e scioglie in suo onore un inno degno di iscriversi tra le pagine sublimi della poesia. Ma nella “città di Dio”, “fondata sui monti santi”, che “il Signore ama più di tutte le dimore”, della quale “si dicono cose stupende”, l’autore ispirato contempla non già le torri e le mura della “Gerusalemme di lassù, che è libera ed è la nostra madre” (Gal 4,25-26). Lo sguardo profetico abbraccia Israele e le genti nel regno messianico, nella visione apocalittica della Gerusalemme nuova. “Tutti là sono nati” i redenti dal sangue dell’Agnello. E “il libro dei popoli” nel quale “il Signore scriverà: “Là costui è nato”, è l’anagrafe celeste degli eletti, i cui nomi sono scritti nel libro della vita dell’Agnello”.
Ed ecco la frase del nuovo testamento cui fare riferimento:
“Vi siete accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste, a miriadi di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli”. Eb 12.22-23.
A questo punto se hai potuto e saputo interiorizzare il Salmo concludi con la colletta salmica.
PREGHIAMO
O Padre, che rigenerandoci col battesimo nella Chiesa del tuo Cristo ci hai iscritti nel libro della Città celeste, aiutaci a compiere il quotidiano pellegrinaggio terreno nella consapevole dignità di figli di Dio.
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