Leggi le indicazioni seguenti, dedica ad ognuna di esse due - tre minuti;
trascorsi i quali fai alcuni respiri lenti e profondi.
Ora rilassati, abbandona tutto nelle Sue mani.
Ricorda che non c’è né prima né dopo, soltanto questo momento in cui il Signore è presente.
Perciò lascia scorrere tensioni, preoccupazioni, ansietà. Il Signore è presente, è al centro del tuo io.
Sii consapevole della Sua Presenza. Egli è più vicino a te di quanto tu lo sia a te stesso.
Abbandona le tue resistenze e le tue difese. Restituisciti a Lui. Dì nel silenzio della tua bocca ma con la voce del tuo cuore:
“Signore, tu vivi in me”.
Abbandona il tuo volere personale, ricerca il suo volere ancora nel silenzio:
“Donami un cuore che ascolta”
“Mostrami il tuo volere”.
Ed ora guarda le persone che più rifiuti. Accoglile nel tuo cuore.
Guardale con lo sguardo di Dio. Comunque sia sono i tuoi fratelli, sorelle: ripeto accoglile. Lascia che il tuo cuore sussurri: “Che io sappia accogliere, ti prego Signore”.
Sii sempre cosciente che sei alla sua Presenza, accettato/a ed amato/a così
come sei. Cerca di dare poco importanza al tuo io peccatore e dà una grande importanza al suo amore immenso ed infinito.
In silenzio supplica:
“Signore abbi pietà, perdona”.
La sua presenza è in te. Vuole comunicarsi a te. Rivolgiti con il cuore a Lui. Egli ti cerca:
“Signore mia vita”
“Signore mia vera luce”
“Parlami, concedimi di saperti ascoltare”.
Sempre niente ansie, né preoccupazioni, lascia sussurrare il tuo cuore “Tu al centro della mia vita”.
Guarda la realtà che stai vivendo, non temere di presentarla a Lui che pure già la conosce. Perciò, coraggio, supplica ma sempre con la fiducia profonda che Egli ti ha già dato ciò che chiedi.
Fai ora delle intercessioni patendo dalla realtà che stai vivendo.
Ed infine benedici e ringrazia il Signore per ciò che sei ed hai:
“Ti ringrazio mio Signore”
“Tu mia forza e mia speranza”.
Sin qui hai percorso un cammino
e ti auguriamo di avere sentito in te unificazione e pace, e speriamo che tu non abbia cercato sensazioni spirituali o emozioni.
Tu vivi nel mondo, sei parte della Chiesa, perciò questa esperienza di preghiera, umile e spoglia, vuole condurti ad una grande disponibilità interiore all’amore che viene da Dio e che ad ha una forte sensibilità verso la Salvezza che è dono divino.
Questa esperienza di solitudine ti chiede uno spirito veramente povero.
Ti viene, infatti, richiesto un atteggiamento di base che corrisponde a
“Beati coloro che hanno un’anima di povero perché di essi è il Regno dei Cieli”.
Questa povertà ti condurrà ad una spoliazione interiore, bellissima ma talvolta faticosa, talvolta dolorosa.
Non spaventarti perché chi più chi meno, tutti per essere condotti
all’essenziale abbiamo da perdere: maschere, meccanismi di difesa e di
discolpa, attrazione verso ciò che brilla, e verso ciò che è effimero.
È un cammino nel corso del quale si impara a superare varie cose:
- il voler essere utili agli uomini indipendentemente dall’amore divino
- il voler instaurare il Regno con metodi diversi da quelli di Gesù
Percorriamo la via in silenzio, è la via del Signore; nel silenzio e nella solitudine lasciamo alla sua mano di conformarci a LUI rimanendo, noi, in uno stato di disponibilità, docilità, fedeltà, ubbidienza.
Resta solo con Dio solo, non temere, ti condurrà alla comunione con Lui e con i fratelli.
Ritorna perciò alla pagina iniziale dell’area “esperienze formative”,
alla rubrica meditazione, all’articolo solitudine contemplativa pag. 1;
con fiducia immergiti in questa esperienza.
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